la denuncia dei consiglieri di opposizione

“L’ospedale Santissima Immacolata viene ulteriormente spogliato dei suoi servizi”. È la denuncia che arriva dal gruppo consiliare di minoranza Guardiagrele per tutti, dopo la pubblicazione del documento “Linee di indirizzo della Regione Abruzzo-ospedale di comunità”.
“Il contenuto – dicono i consiglieri di opposizione – alla luce di esperienze personali e dati oggettivi, nonché della colpevole inoperosità dei politici locali passati e presenti era facilmente immaginabile. In particolare, sarà smantellato l’attuale ospedale di comunità, a favore di altre sedi operative previste, per la Asl Lanciano-Vasto-Cheti ad Atessa, San Salvo e Chieti. Tutto il nostro entroterra rimarrà dunque ulteriormente scoperto”.
“Non si dica – incalzano – che l’ospedale di comunità è un servizio che non funziona, non si dica che mancano i ricoveri, ma si dica che ciò è il frutto di una politica cieca e di un’ amministrazione comunale che non ha alcun valore né alcun ascendente sulla giunta regionale rispetto alle decisioni devastanti che vengono prese a danno della salute pubblica del nostro territorio. È il frutto di una filiera di centrodestra, più volte da noi criticata in campagna elettorale, che calpesta il diritto costituzionale alla salute”.
Il tema dell’ospedale era stato sollevato dagli esponenti del gruppo Guardiagrele per tutti nell’ultimo consiglio comunale. In particolare, erano stati evidenziati “carenza di personale; carenza di programmazione; cittadini costretti ad andare a Bucchianico per un elettrocardiogramma; cittadini costretti ad andare a Ortona per la dialisi. Finanche il corso di formazione per infermieri si tiene a Bucchianico. Da noi invece il ‘nulla cosmico’ e come risponde testualmente il sindaco? Che avrebbe incontrato i responsabili e avrebbe ‘tirato una linea’. Così, dopo 5 anni, dopo le promesse di avere lo stabilimento sanitario, dopo le rassicurazioni sull’implementazione di nuovi ambulatori e servizi, il primo cittadino sta ancora inutilmente ‘tirando una linea’. Con l’amministrazione Di Prinzio, l’unica linea che abbiamo visto tirare è quella che cancella definitivamente il SS. Immacolata”, accusano gli esponenti di minoranza.
E, ora, attaccano il primo cittadino Donatello Di Prinzio: “”Se il sindaco era a conoscenza della scelta scellerata di privare Guardiagrele dell’ospedale di comunità e non lo ha detto è grave, perché ha mentito ai suoi cittadini, ma se il nostro sindaco non lo sapeva, è ancora più grave, perché vuol dire che è in completa e inconsapevole balia di un centrodestra regionale che non ha scrupoli nel calpestare ripetutamente e sfacciatamente la nostra cittadina, usata esclusivamente per le poco utili ma sempre rituali passerelle estive di propaganda”.
Per questo, il gruppo consiliare chiede “con estrema urgenza la convocazione della Consulta per la salute e di un consiglio comunale dedicato alla questione, che si tenga alla presenza dei rappresentanti dei vertici Asl e della Regione Abruzzo che, alla luce delle linee di indirizzo, non potranno più mentire nel mettere nero su bianco l’ennesimo depotenziamento del nostro presidio ospedaliero. Chiediamo inoltre ai cittadini di pretendere che i propri rappresentanti politici rendano conto di questo ennesimo scippo, istituzionalizzato per ragioni squisitamente politiche”.
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