La crisi di Perugia tra campionato e Mondiale

I primi due big match della stagione hanno riportato Perugia sulla Terra. È ufficialmente iniziata la mini-crisi della Sir Susa Scai, la grande favorita per vincere tutto, come spesso è capitato nelle ultime stagioni. Niente di insormontabile, gli umbri sono ancora in vetta alla classifica appaiati a Verona, che però ha una partita in meno rispetto alla squadra di Lorenzetti: resta però la consapevolezza che per rispettare le attese, sarà necessario un cambio di passo specialmente in un campionato equilibrato come la Superlega.
Il ko con Verona e il bis con Trento
C’era grande attesa per capire la risposta dei campioni d’Europa in carica al doppio impegno contro due “grandi” del campionato. La sconfitta con Verona di una settimana fa, il 2-3 davanti al pubblico di casa, ha messo in evidenza alcune lacune mentali: la squadra ha faticato nei momenti chiave del match e anche se i veneti non hanno brillato, hanno comunque meritato la prestigiosa vittoria. Diverso il discorso a Trento, campione d’Italia in carica: contro Michieletto e compagni i Block Devils hanno inseguito fin dal primo scambio, anche per problemi fisici che hanno messo fuori uso Ben Tara dopo i primi scambi della partita. Lorenzetti ha avuto a disposizione le alternative: l’ingresso del giovane Cvanciger o il modulo con tre schiacciatori in campo: «È stata una dura lezione impartita da Trento, di fronte ad una squadra remissiva, che non ha battuto, non ha murato e non ha difeso – sono state le durissime parole del presidente Gino Sirci -. E pensare che dovevamo riscattarci dopo la sconfitta contro Verona, che avrebbe dovuto essere la chiave per il miglioramento. Siamo usciti in campo irriconoscibili, così si perdono immancabilmente pubblico e sponsor».
Le occasioni di rilancio e il Mondiale
Due stop non cambiano una stagione, a patto di riuscire a metabolizzare gli insegnamenti. Il calendario offre da subito due occasioni d’oro per tornare a macinare punti ma soprattutto per tornare solidi mentalmente. Mercoledì arriva Monza, per l’anticipo della prima giornata di ritorno, mentre domenica, sempre a Perugia ma per l’ottava giornata di andata, arriverà Cisterna: pensare a due vittorie è fisiologico per gli osservatori ma deve essere un obbligo per la squadra. La speranza è che Giannelli, debilitato da due settimane per un virus intestinale ed evidentemente sottotono nei due big match, possa tornare quello ammirato in questi anni. L’aspetto positivo è che la flessione del miglior palleggiatore del mondo e le due sconfitte sono arrivate in un momento di passaggio, con la Champions League al via il 10 dicembre e il Mondiale per club alle porte: i perugini saranno a Belém (Brasile) dal 16 al 21 dicembre per provare a salire per la terza volta sul tetto del Mondo dopo il 2022 e 2023. Il modo migliore per dimenticare un periodo complicato come questo.
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