Salute

La crisi dei concerti? Nel 2024 scoppiavano di ottima salute. Gli AC/DC comandano le classifche di botteghino e spettatori. Tra gli italiani svetta Max Pezzali

Sono stati resi noti i numeri e i dati del Rapporto Siae 2024 sullo Spettacolo in Italia, realizzato in collaborazione con Ptsclas. I concerti lo scorso anno godevano di ottima salute, a differenza di quest’anno con il dibattito sul numero eccessivo di live e incassi che fanno fatica in alcuni casi.

Nel 2024 i live sono stati il “traino economico” del comparto Spettacolo. Con un totale di 65.515 spettacoli (+6,3% sul 2023), pur rappresentando il 2% degli eventi, hanno coinvolto 29 milioni di spettatori (+2,9), producendo il 25% della spesa, primo settore in assoluto.

A farla da padrone sono i concerti pop-rock che raccolgono l’83% del pubblico. Come lo scorso anno si registra il predominio degli artisti internazionali nei concerti di musica pop, rock e leggera in Italia, con eventi che attraggono decine di migliaia di spettatori e incassi milionari, anche grazie ai grandi spazi all’aperto disponibili nel periodo estivo.

In cima alle due classifiche – spesa al botteghino e spettatori per singolo evento – troviamo il rock degli AC/DC con oltre 102.000 presenze nell’unica serata emiliana. Milano e Roma si confermano capitali dei grandi eventi, ospitando le esibizioni di star mondiali come Coldplay, Taylor Swift, Metallica e Travis Scott. Tra gli italiani svetta Max Pezzali.

Il live di Max Pezzali allo stadio Olimpico del 27 giugno 2024 è nella top 10 dei concerti con il maggior numero di spettatori dello scorso anno. Ha radunato 62.978 spettatori, classificandosi nono, davanti al concerto dei Coldplay, sempre all’Olimpico, del 15 luglio 2024. Primo nel ranking lo show degli AC/DC alla Rcf Arena di Reggio Emilia (25 maggio 102.894 spettatori), seguito dai Green Day (16 giugno Ippodromo Milano Trenno, 78.500) e dai Metallica (29 maggio Ippodromo Milano del Trotto, 72.637).

Nonostante si registri, rispetto al 2023, un leggero calo degli spettatori nei mesi di punta (-19% a luglio, -16% a settembre) l’estate resta il cuore pulsante della stagione dei concerti, con il 45% degli eventi concentrati tra giugno e settembre, che diventa il 35% considerando il trimestre luglio-settembre. Il mese più attivo è stato luglio, con 9.130 spettacoli, pari a quasi 300 concerti al gior- no. Al contrario, l’inverno ha mostrato segnali di riequilibrio: nei mesi di gennaio e febbraio, gli spettacoli sono cresciuti del 14,4%, mentre il pubblico è aumentato del 33,7%, segnalando una maggiore destagionalizzazione dell’offerta.

A livello regionale, la Lombardia guida per numero assoluto di concerti e spettatori, con 7.158 eventi (18%) e un pubblico numeroso (824 spettatori medi per spettacolo). Il Lazio, secondo per numero di eventi, è primo per spesa media per spettatore (50,14 euro) e per partecipazione media (855 spettatori a concerto). La Toscana, in- vece, sorprende per l’elevata spesa nella classica, con 49,87 euro a spettatore, e un’offerta fortemente bilanciata tra classica e pop-rock. Il 2024 segna anche un importante decentramento dell’offerta musicale, con incrementi in regioni come Valle d’Aosta (+22%), Lazio (+18%) e Umbria (+13%), e una distribuzione più capillare degli eventi, anche nei piccoli centri.


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