la Corte dei conti si pronuncia a favore dell’ex sindaco di Ripa Teatina
Nessun danno erariale è stato cagionato nei confronti del Comune di Ripa Teatina da parte dell’ex sindaco Ignazio Rucci. A stabilirlo è una sentenza collegiale della sezione giurisdizionale per la Regione Abruzzo della Corte dei conti, pubblicata oggi.
Questi i fatti: lo scorso anno l’ex sindaco Rucci, convenuto in giudizio con altri due, tra i quali l’ex segretario comunale Osvaldo Trullo, era stato chiamato a rispondere presunte responsabilità erariali relative al conferimento di incarichi ritenuti non conformi alla normativa vigente in quanto tra le dichiarazioni necessarie e probanti sarebbe stata omessa quella relativa alla presenza di una causa di inconferibilità prevista dall’art. 3 del d.lgs. n. 39/2013. In sostanza, il dipendente pubblico a cui era stato conferito l’incarico in Comune, avrebbe omesso una condanna per peculato.
Il disposto della Corte dei vonti evidenzia che “se non sussisteva un chiaro obbligo per l’incaricato di dichiarare la sentenza al Comune di Ripa Teatina e la omessa indicazione della condanna non integrava un illecito (come accertato in sede penale), viene meno il presupposto per contestare agli incaricanti (Rucci e Trullo) di non aver richiesto o verificato una dichiarazione che l’incaricato non era tenuto a presentare nei termini indicati dalla Procura erariale e la cui omissione non era verosimilmente illecita in considerazione della formula organizzativa della prestazione lavorativa”.
Ignazio Rucci, difeso dagli avvocati Carlo Costantini ed Alessandro Di Sciascio, si dichiara “soddisfatto del pronunciamento della Corte dei Conti, che chiarisce la mia assoluta coerenza ai principi dell’ossequio normativo e della tutela illimitata dell’interesse pubblico i quali hanno sempre contraddistinto la mia esperienza amministrativa e politica in generale. Certo sono sempre rimasto sereno, fedele alla cultura familiare domestica secondo la quale ‘male non fare paura non avere’ “.
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