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La corrispondenza tra Vaccarino e Messina Denaro e quell’operazione dei servizi di Mori, l’inchiesta di 100 minuti

Parla di Matteo Messina Denaro l’inchiesta al centro dell’ultima puntata di 100 minuti, il programma di La7 andato in onda lunedì 9 giugno. Al centro del lavoro giornalistico di Marco Bova anche i rapporti tra il boss mafioso e il Sisde, i servizi segreti italiani.

Per conto del Sisde Antonio Vaccarino, ex sindaco di Castelvetrano, si è scambiato lettere con Matteo Messina Denaro, sotto i rispettivi pseudonimi di Svetonio, o Vac, e Alessio. A capo del Sisde, all’epoca, c’era il generale Mario Mori, e tra i suoi collaboratori Giuseppe De Donno. Mori e De Donno sostengono di aver avvisato dell’operazione sin dall’inizio Pietro Grasso, allora procuratore capo di Palermo, mentre Grasso replica di non essere stato informato su Vaccarino, se non dopo l’arresto di Bernardo Provenzano, avvenuto nell’aprile 2006. Ma c’è un’intercettazione in cui sembra che Messina Denaro fosse perfettamente consapevole di avere a che fare con il Sisde, tanto da spingersi a chiedere – attraverso il cognato – un contatto diretto con il colonnello De Donno.

L’articolo La corrispondenza tra Vaccarino e Messina Denaro e quell’operazione dei servizi di Mori, l’inchiesta di 100 minuti proviene da Il Fatto Quotidiano.


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