Campania

la comunità di Cesa piange un suo figlio


Gli echi delle bombe e degli spari della guerra in Ucraina si sentono fin qui. Un giovane residente a Cesa, Sasha – Alexander Orobchuk – ha perso la vita nel conflitto. Aveva 35 anni. 

Morto nella guerra in Ucraina

Il ragazzo un anno fa aveva deciso di partire dall’Italia, dove vivono sua madre e sua sorella, per difendere la sua terra. “Se non lo faccio io chi deve farlo?”, raccontava. Poi dal 16 maggio di lui, come di altri suoi commilitoni, si erano perse le tracce. Trascorrono i mesi, mesi di angoscia in cui i familiari sono rimasti aggrappati al filo della speranza senza però ricevere altre notizie. Fino a qualche giorno fa quando l’illusione ha ceduto il posto al dolore e alle lacrime per il ricorso. Sasha è morto. Decisivo per il riconoscimento un tatuaggio che aveva realizzato sua sorella, Alessia Di Domenico, molto conosciuta a Cesa e consigliera del Forum dei Giovani.

La lettera della sorella: “Sognavo di essere come te. Ora sei il mio supereroe”

Alessia, ha lasciato sui social un ricordo commosso di suo fratello Sasha. “Da bambina sognavo di essere come te, oggi me lo sogno di essere come te. Sei cresciuto sin da piccolo in una terra chiamata Ucraina che ti ha spesso messo davanti a molte difficoltà. Sei dovuto crescere da solo, formandoti come un giovane uomo senza una figura paterna e senza una figura genitoriale stabile. Da piccola fremevo dalla voglia di videochiamarti per sentire le tue esperienze, per cercare anche solo da lontano, di comprendere il mondo dalla tua visione e per sentirmi più vicina a te. Ho potuto finalmente viverti tutti i giorni della mia vita per soli 9 anni, in cui ti sei silenziosamente preso cura di me, quando non eri tenuto a farlo. Lì per me era finalmente casa, avevi finalmente un posto che da piccola ti avevo sempre riservato”.

“Gli anni passavano ma l’Italia non è mai stata casa tua realmente – prosegue Alessia – Un anno fa hai scelto di ritornare in quella che era la tua vera casa, a occuparti di una cosa più grande di te, perché come dicesti: “se non vado io a difenderla, chi deve farlo?, tenendoci all’oscuro su dove fossi realmente diretto. Il 16 maggio 2025, giorno successivo al tuo compleanno, riceviamo una chiamata che ha cambiato per sempre le vite di tutti noi, eri scomparso insieme ad altri ragazzi che erano lì con te sul fronte. Mai mi sarei aspettata che un mio tatuaggio sarebbe servito come tratto riconoscitivo per ritrovarti, per ritrovare il mio Sasha. In questi lunghissimi 6 mesi mi aggrappavo al pensiero di poterti un giorno riabbracciare, di poterti dire quanto io ti apprezzassi come fratello e come uomo”.

“Ti dico grazie, perché hai sempre creduto in me, grazie perché ti sei preso cura di me quando mi sentivo sola, grazie per avermi insegnato l’importanza di curare il proprio bambino interiore quando tutti si aspettano che ti comporti da adulto superficiale, grazie perché ti sei dedicato a una causa a cui non eri tenuto a prendere parte, grazie per il tuo gesto nobile e il coraggio che hai dimostrato a tutti noi. La terra che ti ha visto nascere ha avuto il privilegio di rincontrarti e portarti via da me per sempre”.

“Non posso più toccarti, non posso più sentire il tuo profumo, non posso stringerti tra le mie braccia e dirti quanto ti amo. Mi aggrappavo al pensiero di sentirti ancora sotto questo cielo, di sentire la tua energia tra gli alberi, il vento e gli uccellini che accendevano ancora una luce di speranza nel mio cuore, questa luce da tre giorni si é spenta per sempre. Ti vedo in ogni dove, la casa ormai silenziosa rimbomba delle tue risate, dei tuoi movimenti goffi, dei tuoi toni gentili”.

“Scrivo questo messaggio con le lacrime agli occhi dopo mesi di silenzi, in cui facevo finta che tutto questo non stesse realmente accadendo a noi, ma oggi il mio silenzio ha bisogno di far rumore, perché tu meriti rumore e meriti di essere visto, tutti meritano di sapere dell’incredibile gesto eroico che hai compiuto, potevi fregartene, continuare a vivere la tua vita come se nulla fosse, giocando ai tuoi videogiochi preferiti in cui eroi salvavano i loro regni e villaggi da stregoni e draghi. Oggi l’eroe del tuo videogioco, che é la vita, sei tu, per quanto io possa continuare a collezionare statuette di personaggi inutili, voglio che tu sappia che sarai sempre e per sempre il mio supereroe”.

La solidarietà del forum dei giovani

Solidarietà ad Alessia è stata espressa dal Forum dei Giovani. “Oggi il nostro cuore è più pesante. Abbiamo appreso una notizia che nessuno vorrebbe mai ricevere, una di quelle che tolgono il fiato e lasciano solo silenzio e incredulità – si legge in un post – Il fratello della nostra amica e consigliera Alessia Di Domenico è venuto a mancare, caduto in Ucraina, vittima di una guerra che continua a togliere vite e a lasciare dietro di sé un dolore impossibile da colmare e vittime innocenti. Il Forum Giovani di Cesa e l’Amministrazione Comunale tutta si stringono attorno ad Alessia e alla sua famiglia con affetto sincero e profondo. In momenti così difficili non esistono parole capaci di alleviare una ferita tanto grande. Possiamo solo offrire presenza, ascolto, vicinanza. Possiamo ricordare che nessuno dovrebbe affrontare una perdita del genere da solo, e che noi saremo qui, con discrezione ma con il cuore aperto, pronti a sostenere Alessia in ogni modo possibile. Il ricordo di suo fratello – della persona che è stata, dei gesti, del sorriso, della vita che ha lasciato un segno – continuerà a vivere attraverso chi gli ha voluto bene. E mentre ci stringiamo attorno a questa famiglia così duramente colpita, rinnoviamo con forza l’auspicio che il sacrificio di tante persone come lui non venga dimenticato e che possa tornare presto a prevalere la pace, quella vera, quella che restituisce dignità e speranza. Ad Alessia e ai suoi cari va il nostro abbraccio più sincero: un abbraccio che non può cancellare il dolore, ma può almeno renderlo un po’ meno solitario. Siamo con voi. Oggi, domani, sempre”.


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