“La Coca-Cola aveva un sapore strano, ho nascosto una telecamera e ho scoperto che un collega mi avvelenava versandoci dentro della colla”. Il racconto choc
Un sapore strano, un odore chimico persistente nella sua Coca-Cola. E poi, un inspiegabile malessere. Per due o tre settimane, una donna identificata con le iniziali JH ha vissuto con questo sospetto inquietante nel suo luogo di lavoro, presso il Wisconsin State Fair Park di Milwaukee. Stanca di non capire, ha deciso di vederci chiaro, piazzando una spycam sotto il monitor del suo computer. E quello che ha scoperto è andato oltre ogni immaginazione.
Il video nascosto, come riportato nella denuncia penale ottenuta da Fox 6, ha immortalato il collega Joseph Ross, 34 anni, mentre si avvicinava alla sua scrivania. Le immagini mostrerebbero l’uomo “in possesso di un piccolo dispenser a forma di bottiglia/tubo, con un ugello bianco. Il dispenser sembra essere di colore marrone/arancione”, compatibile con un tubetto di super colla Gorilla Glue. Il filmato, secondo l’accusa, lo riprenderebbe mentre spreme il contenuto nella lattina della collega. L’orrore è venuto alla luce il 20 marzo, quando JH, ormai certa dei suoi sospetti grazie alle riprese, ha fermato degli agenti di polizia che pattugliavano l’area fieristica e ha raccontato tutto.
Interrogato dalla polizia, Ross avrebbe inizialmente tentato di minimizzare, ammettendo di aver messo un “supplemento” nelle bibite della collega. Un tentativo, secondo l’analista legale Craig Mastantuono di 12 News, “di ingannare gli investigatori pur facendo un’ammissione“. Ma la perquisizione della scrivania di Ross ha fugato ogni dubbio: gli investigatori hanno trovato guanti in lattice e una bottiglia di super colla Gorilla Glue. L’uomo è stato arrestato martedì scorso e accusato di “inserimento di oggetti estranei in sostanze commestibili”, un reato che nel Wisconsin è considerato un crimine grave e che prevede una multa massima di 10.000 dollari e una pena detentiva fino a 38 mesi. La sua cauzione è stata fissata a 10.000 dollari.
Le motivazioni dietro il gesto di Ross rimangono al momento poco chiare. Durante l’udienza preliminare virtuale di mercoledì, la commissaria Andrea Bolender ha definito l’atto “estremamente allarmante” e con “elementi di grande violenza”. L’analista Mastantuono ha sottolineato come questo tipo di accusa sia “insolita” e “non tipicamente formulata”, proprio perché è raro che le autorità riescano a cogliere qualcuno nell’atto di mettere sostanze nelle bevande altrui.
Il Wisconsin State Fair Park, in una dichiarazione a Fox 6, ha precisato: “Le due persone coinvolte erano impiegate da un fornitore e non erano dipendenti dello State Fair Park, pertanto non possiamo commentare lo stato lavorativo. Tuttavia, poiché questo incidente è avvenuto mentre si trovavano allo State Fair Park, il nostro dipartimento di polizia è intervenuto, ha condotto un’indagine approfondita e ha trasmesso il rapporto al Procuratore Distrettuale”. Il dipartimento di polizia del parco ha inoltre emesso un “Ordine di divieto di accesso” nei confronti di Ross. Joseph Ross dovrà comparire nuovamente in tribunale per un’udienza preliminare il prossimo 3 aprile. Resta da capire cosa abbia spinto un uomo a compiere un gesto così pericoloso e inquietante nei confronti di una collega.
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