Marche

«La città e il porto hanno bisogno di enormi investimenti. Amministrazione improvvisata»

PORTO SAN GIORGIO – La stoccata dei dem: «l’amministrazione appena insediata si è guardata bene dall’intervenire sul porto. Lo ha fatto solo mesi e mesi dopo, e a seguito del sollecito scritto da parte del demanio. La seconda questione riguarda la gestione affidata alla Sgds. Il sindaco e il vice non hanno chiarito nessuno dei dubbi esposti dall’opposizione e nemmeno si sono pronunciati sul perché non è stata presa in considerazione la creazione di una società ad hoc in modo da non mettere in pericolo i servizi erogati dalla Sgds»

«Dopo un consiglio comunale pieno di interrogativi in cui il sindaco non è riuscito a proferire mezza parola, finalmente esce dall’ombra. Come al solito non riesce a non citare l’amministrazione in cui è stato bene nove anni. Ci preme precisare quantomeno alcune questioni. La prima: al contrario di quanto narrato, l’amministrazione appena insediata si è guardata bene dall’intervenire sul porto. Lo ha fatto solo mesi e mesi dopo, e a seguito del sollecito scritto da parte del demanio. Si eviti perciò di spacciare la decadenza della concessione portuale come invettiva eroica dell’amministrazione e soprattutto di addossare le colpe alla precedente perché, questa situazione, può essere ricondotta solo ed esclusivamente alla gestione. Gli atti, le delibere e l’ultima sentenza del CDS confermano quanto intrapreso negli anni precedenti ma purtroppo il sindaco, nonostante abbia condiviso quella stagione politica, si guarda bene dal precisarlo». A dirlo è il Partito Democratico sangiorgese con una nota.

«Il nostro partito e il gruppo consiliare hanno sempre sostenuto e condiviso l’azione amministrativa tesa alla decadenza della concessione – proseguono i dem -. E questo risultato è stato possibile perchè fondato e basato sugli atti precedenti della amministrazione Loira, che ha dovuto affrontare molti contenziosi fino alla scadenza del proprio mandato per veder fissati definitivamente gli importi dei canoni demaniali dovuti dal 2016 in poi. Proprio grazie a questo lavoro la decadenza pronunciata con l’attuale Amministrazione si è potuta fondare su atti certi e definitivi, come riconosciuto dalle sentenze appena emesse. Basta quindi con queste accuse di presunta tolleranza con il decaduto concessionario.

«La seconda questione riguarda la gestione affidata alla Sgds – concludono dal Pd -. La discussione è stata buttata in “caciara” attribuendo al PD la volontà di lasciarla alla vecchia gestione. Sbagliato. Il sindaco e il vice non hanno chiarito nessuno dei dubbi esposti dall’opposizione e nemmeno si sono pronunciati sul perché non è stata presa in considerazione la creazione di una società ad hoc in modo da non mettere in pericolo i servizi erogati dalla Sgds. Al contrario più di una volta hanno caldeggiato l’idea di lasciare la gestione alla partecipata anche dopo il periodo indicato in consiglio paragonando Porto San Giorgio ad altre realtà completamente diverse. Nessuno di loro però spiega in che modo verrà applicato il nuovo piano portuale (sempre sostenuto da Vesprini). Chi farà gli investimenti sulle aree interne? Con quali risorse? Siamo certi che l’interesse pubblico sia mantenere il porto in questa situazione di incertezza e di mancato sviluppo? È “facile” millantare soluzioni semplici parlando solo di un aspetto. La realtà è che ci sono enormi investimenti di cui la città e il porto avrebbero bisogno.
Sarà sul lungo periodo che la città pagherà l’improvvisazione di questa amministrazione».

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