Lazio

la città che si apre come un libro da scoprire

Roma si trasforma in un grande libro che prende vita. Le sue pagine? I quartieri periferici, che si aprono e rivelano storie, voci e paesaggi spesso dimenticati.

È l’idea alla base di “PopUp Roma”, il progetto culturale diffuso che, per tre mesi, animerà i Municipi III, IV, VII e X con eventi gratuiti, passeggiate, laboratori e giochi interattivi, invitando cittadini e turisti a esplorare la città oltre i circuiti del centro storico.

Promosso da Open City Roma e vincitore dell’avviso “Artes et Iubilaeum – 2025” di Roma Capitale, il progetto è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR Caput Mundi.

Le periferie come protagoniste

«Il cuore del progetto – spiega Laura Calderoni, curatrice dell’iniziativa – è un ricco calendario di eventi che trasformerà cortili, piazze, parchi e case popolari in luoghi di cultura e incontro».

In ogni Municipio, itinerari urbani, passeggiate sonore, workshop e laboratori inviteranno il pubblico a vivere la città in modo nuovo e partecipato, insieme ad associazioni locali, artigiani e spazi creativi di quartiere.

Dai murales del Tufello alle architetture del Tuscolano, fino ai tesori archeologici di Ostia Antica, “PopUp Roma” racconta la capitale attraverso le sue mille sfumature, tra memoria, arte e innovazione sociale.

Un gioco per esplorare Roma

Una delle novità più affascinanti è “PopUp Roma – The Game”, un’app interattiva ideata dai game designer Flaminia Brasini e Tommaso Battista. Attraverso il proprio smartphone, i partecipanti diventano protagonisti di un’avventura urbana fatta di scelte, bivi e scoperte.

Ogni itinerario – ambientato tra il Tufello (Municipio III), il Tuscolano III (Municipio IV) e Ostia Antica (Municipio X) – intreccia storie reali, leggende, testimonianze e ricordi degli abitanti, trasformando la città in un palcoscenico narrativo a cielo aperto.

«La dimensione ludica – sottolinea ancora Calderoni non è fine a sé stessa, ma diventa un modo per conoscere, includere e creare legami con i luoghi in cui viviamo». Il gioco entrerà anche nelle scuole, con laboratori di game design per stimolare nei ragazzi uno sguardo curioso e attivo sulla città.

Bambini protagonisti: laboratori e passeggiate creative

Grande attenzione è dedicata ai più piccoli, con una serie di appuntamenti che mescolano architettura, disegno e fantasia.
Tra i più attesi:

“Storie in Grande” (25 ottobre, Municipio III): visita animata e laboratorio per inventare favole urbane.

“L’architettura è un pop-up” (26 ottobre): laboratorio per costruire mini città tridimensionali.

“La città che vorrei” (30 novembre, Municipio VII): un’esperienza di architettura per bambini tra 5 e 7 anni.

Non mancano le “passeggiate da disegnare”, che uniscono esplorazione e creatività – come “Aniene, il fiume con il nome di un re” o “I giganti del Parco degli Acquedotti” – e i workshop per famiglie dedicati a materiali e mestieri tradizionali.

Inclusione e accessibilità

“PopUp Roma” è anche un progetto inclusivo: tanti gli appuntamenti pensati per persone cieche, ipovedenti e sorde, con tour sonori e itinerari in LIS (Lingua dei Segni Italiana).

Le esperienze multisensoriali – come “Voci tra i cortili – Il Tufello” o “Che storia il Quadraro!” – permettono di riscoprire la città attraverso tutti i sensi, dando spazio a una narrazione realmente partecipata e accessibile.

Street art, memoria e archeologia

La street art è protagonista di itinerari che raccontano l’identità dei quartieri attraverso i colori dei murales. Dalle opere monumentali del Tufello ai graffiti del Quadraro, ogni percorso diventa un viaggio tra arte, memoria e comunità.

Anche la storia sociale e archeologica trova spazio, con tour dedicati alle città giardino, all’edilizia popolare e ai tesori di Ostia Antica e Isola Sacra, dove il passato incontra la contemporaneità.

Roma come non l’avete mai vista

Per tre mesi, PopUp Roma offrirà un modo nuovo di guardare la città: con curiosità, meraviglia e spirito di gioco.

Un invito a scoprire che la bellezza di Roma non si ferma al centro storico, ma vive anche nelle sue periferie, dove l’arte, la comunità e la cultura si intrecciano ogni giorno.

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