La carne coltivata è in vendita nel Regno Unito, ma non è per umani
Il Regno Unito vinse la corsa europea alla carne coltivata qualche mese fa. La novità dell’ultima ora, però, è il debutto sugli scaffali.
Una manciata di mesi fa i prodotti di casa Meatly aveva ricevuto il semaforo verde dalle autorità competenti del Regno Unito. In altre parole: la Terra d’Albione ha vinto la corsa europea alla carne coltivata.
Mettere i puntini sulle i è parte integrante del nostro lavoro, e in questo caso in particolare è d’obbligo. Il pollice in su di cui sopra, infatti, era limitato agli animalidomestici, come cani e gatti. Ma questa è una storia vecchia, come accennato: la novità dell’ultima ora è che il pet food a base di carne coltivata ha fatto il suo debutto ufficiale sugli scaffali.
Il primo caso al mondo e il confronto con i “vicini”
“Solo due anni fa sembrava un qualcosa di irraggiungibile”, ha commentato Owen Ensor, amministratore delegato e fondatore di Meatly. “E oggi eccoci qua, a decollare”. Tracciare un parallelo con l’Italia può essere doloroso, ma necessario: la sensazione è che lo Stivale si sia sabotato da sé uccidendo sul nascere una filiera – quella della carne coltivata, per l’appunto – che avrebbe potuto rappresentare una potenziale eccellenza a livello internazionale, spingendo il tanto caro Made in Italy anche come pioniere dell’innovazione. A oggi, alle sacche di resistenza formate da studenti e ricercatori si oppone il compatto, ma non sempre puntuale, fronte del “no”.
L’occasione ci pare matura per ricordare che i prodotti in questione cadono sotto la categorizzazione di carne coltivata, e non – come insistono certe frange propagandistiche – sintetica: si tratta di prodotti coltivati in laboratorio a partire da un campione di cellule animali, evadendo – tra le altre cose – la necessità di macellare li stessi. Trattasi di carne a tutti gli effetti: sintetica, semmai, può essere la plastica.
Ma non divaghiamo: il debutto dei prodotti di Meatly sul mercato inglese è, in un certo senso, un primato mondiale. Pare giusto sottolineare che la carne coltivata è già da tempo venduta nei supermercati di Singapore, ma si tratta effettivamente della prima volta per la categoria del cibo per animali domestici.
Il nostro protagonista è uno snack per cani a base di carne di pollo, prodotta partendo da un singolo campione di cellule prelevato da un uovo; e ha fatto il suo debutto assoluto in un solo punto vendita di Pets at Home a Brentford. I piani dell’azienda, però, sono naturalmente quelli di ampliare la produzione negli anni a venire.
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