La Capanna di Betlemme di Chieti accoglie i più vulnerabili per un Natale di solidarietà

La Capanna di Betlemme di Chieti darà il via il 23 dicembre a un’iniziativa di grande solidarietà e comunità: una festa in strada organizzata per accogliere e condividere momenti di gioia con persone di tutte le età, inclusi i più vulnerabili. Grazie alla generosità di alcune pizzerie locali, che doneranno pizze in abbondanza, sarà possibile creare un’atmosfera di festa, preludio agli eventi del 24 e 25 dicembre.

La sera della Vigilia di Natale ci sarà un momento di unità di strada e i senzatetto che hanno accettato l’invito saranno accompagnati alla Capanna di Betlemme. Qui si vivrà un momento speciale di preghiera, seguito da una cena preparata da chef professionisti volontari. La cena è interamente finanziata dall’associazione L’Arca dei Francesca onlus e sarà un’occasione per offrire calore e vicinanza ai fratelli senzatetto e agli ospiti della Capanna.

Il 25 dicembre si aprirà nuovamente con l’unità di strada: i volontari raggiungeranno chi ha accettato l’invito per condividere insieme il pranzo di Natale. Questo pranzo, aperto anche a famiglie in difficoltà, anziani e persone sole, sarà un momento di festa, convivialità e compagnia. Dopo la Santa Messa celebrata in Capanna, alle ore 13 inizierà il pranzo natalizio, seguito da una tombolata. Da quattro anni, questo evento è reso possibile grazie al supporto di History Life Onlus, che finanzia il pranzo anche attraverso una raccolta fondi che include l’asta di una papalina del Papa.

La sera del 25 dicembre, grazie alla Fondazione Vincenzo Casillo, sarà organizzata una cena in strada, distribuita in contenitori isotermici a norma di legge, con pasti caldi acquistati da ristoratori locali, offerti dalla stessa Fondazione per gli amici senza dimora. In questa occasione, saranno consegnati anche dei piccoli doni ai fratelli che vivono in strada, portando un messaggio di vicinanza e calore umano.

Quest’anno, il tema che guida le attività natalizie della Capanna di Betlemme è la frase “La tua vita non dipende da ciò che possiedi”. Questo messaggio è rivolto a tutti: ai poveri, per ricordare che anche se si è perso tutto, si può ricostruire la propria vita attraverso le relazioni; e a chi ha più possibilità, per sottolineare che il vero valore della vita risiede negli affetti e nella capacità di amare e essere amati.

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