Marche

La Beko Europe va fermata, da Comunanza appello al Governo per la Golden Power


COMUNANZA È un granitico scudo contro la chiusura dello stabilimento Beko Europe. Lo si è visto nella grandissima e partecipatissima assemblea pubblica di lunedì, organizzata dall’amministrazione comunale. Un’assise che ha visto in campo, in modo compatto più che mai, lavoratori, sindacati e istituzioni. Ma la posta in gioco stavolta è altamente rischiosa.

L’annuncio

La Beko Europe per il 31 dicembre 2025 vuole chiudere lo stabilimento di Villa Pera. Tra dipendenti diretti e dell’indotto oltre mille persone a rischio. Duro il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici Antonio Spera, presente all’assemblea. «Quello presentato da Beko – dice – non è un piano industriale ma di dismissione nazionale. Nel prossimo incontro il punto di partenza per la negoziazione è togliere subito dal tavolo l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Comunanza e gli altri previsti in Italia dalla multinazionale turca. Siamo disponibili ad un dialogo costruttivo con Beko, purché rinunci a queste dismissioni e porti, a cominciare da Comunanza, la realizzazione di prodotti innovativi per rilanciare lo stabilimento». E già. Perché, come ha illustrato l’assessore di Comunanza alle attività produttive Massimiliano Trobiani nella cronistoria dello stabilimento, che ha compiuto mezzo secolo, e come ricordato anche da qualche sindacalista, a Villa Pera non si fa più un prodotto innovativo da 20 anni. L’ultimo è stato la lavatrice Aqualtis, con il marchio Hotpoint Ariston, nata nel 2005 e con un restyling del 2009. Le parole d’ordine sono: unità del territorio e applicazione del Golden Power come annunciato dal governo. Lo ricorda il deputato forcese Augusto Curti. «Abbiamo presentato una interpellanza urgente al governo sul Golden Power da applicare nei confronti della Beko e chiediamo che questa crisi sia prioritaria rispetto alle altre sul tavolo ministeriale. Questa non è una crisi come molte, ma un vero terremoto sociale. Un momento storico drammatico. Il terzo polo industriale della Provincia di Ascoli è nato dietro a questa industria. Senza di essa rischia di morire. Quindi c’è bisogno anche di misure straordinarie per rilanciare lo sviluppo di questo territorio, come la Zona economica speciale. È il momento per tutti, a cominciare dalla politica, di lasciare da parte i propri orientamenti e muoversi compatti».

Altre iniziative

Intanto si sta già progettando la grande manifestazione sindacale e popolare di sabato mattina. Il ritrovo è davanti allo stabilimento da cui partirà il corteo che giungerà al centro di Comunanza.




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