Trentino Alto Adige/Suedtirol

La “battaglia” sull’Ipes, Tosolini: «Troppo facile trasformare l’istituto in un bersaglio» – Cronaca



BOLZANO. “Sono sinceramente meravigliata che un assessore uscente, presente nell’amministrazione comunale da un intero decennio, si accorga solo ora delle problematiche abitative della città. Il tentativo di trasformare l’Ipes in un facile bersaglio elettorale denota una mancanza di argomenti sostanziali e una scarsa conoscenza delle competenze istituzionali”. Lo afferma la presidente dell’Ipes, Francesca Tosolini, replicando ad una dichiarazione di Juri Andriollo, candidato sindaco del centro sinistra a Bolzano, fatta nel faccia a faccia con il candidato del centro destra, Claudio Corrarati, pubblicato dal quotidiano Alto Adige.

Parlando della sicurezza nelle case Ipes, Andriollo ha sostenuto che “l’attuale gestione è un fallimento” e che “spetta alla presidente far rispettare le regole, cosa che oggi non avviene”. “L’Ipes rappresenta uno spaccato della società, non un’isola separata dal resto della città: stigmatizzare e demonizzare i quartieri di edilizia sociale significa non comprendere che le problematiche presenti sono le stesse che interessano l’intero tessuto urbano su cui spetta proprio al Comune attivarsi”, risponde Tosolini. “La sicurezza – prosegue la presidente dell’Istituto – è una responsabilità condivisa che richiede la presenza attiva dell’amministrazione comunale in tutti i quartieri. In questi anni abbiamo implementato protocolli di sicurezza e servizi di vigilanza, sempre nel rispetto delle nostre competenze. Risulta quindi singolare che l’assessore uscente, che non ha mai mostrato interesse per queste tematiche nei dieci anni di mandato, le trasformi ora in un cavallo di battaglia elettorale”. 

Andriollo ha parlato di “politica fallimentare” dell’Ipes anche per ciò che riguarda la mancanza di case nel capoluogo. “Non è secondario ricordare – osserva Tosolini – che il patrimonio immobiliare dell’Ipes conta 13.500 alloggi in tutta la provincia con un tasso di appartamenti sfitti del 3%, mentre il Comune di Bolzano gestisce circa 700 alloggi di cui ben il 15% risulta attualmente vuoto”. Peraltro, sottolinea una nota, “l’Ipes svolge un servizio di gestione delle graduatorie, per conto del Comune stesso”. “Quando si parla di edilizia sociale è fondamentale avere un approccio costruttivo e collaborativo. In questi anni ho sempre cercato il dialogo con le amministrazioni comunali di tutta la provincia, instaurando un confronto proficuo con numerosi sindaci e assessori. Purtroppo, nonostante i ripetuti tentativi, questa sinergia è mancata con l’amministrazione di Bolzano”, conclude Tosolini.




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