Liguria

La Asl 3 sospende la circolare assenze, Fials: “La lotta paga, Uil e Cgil hanno sbagliato”


Genova. La Asl 3 ha sospeso la circolare assenze che aveva scatenato la mobilitazione dei lavoratori. A renderlo noto è il sindacato Fials che aveva minacciato blocchi e scioperi lanciando il presidio in via Bertani dello scorso 16 luglio. “Nel contempo – scrive oggi il sindacato – abbiamo rivendicato e ottenuto i tavoli di trattativa e confronto aziendale e coinvolto la direzione generale”.

“Abbiamo operato in tutti i modi per il massimo di azione unitaria con tutti i sindacati ignorando le irricevibili, dannose, sgradevoli e perfino calunniose azioni che alcune sigle hanno messo in atto contro di noi – accusa ancora la Fials -. L’unità sindacale si fa prima di tutto con i lavoratori difendendo nei fatti (e non solo a parole…), i loro diritti e i loro interessi. Sta poi alle singole sigle sindacali decidere cosa fare”.

Poi continuano le accuse nei confronti di alcune sigle:Uil e Cgil hanno rifiutato l’unità sindacale e scelto di osteggiarci fino a ribadire la richiesta del tavolo di trattativa separato da Fials (che la direzione ovviamente ha subito concesso). Altri, la Cisl, hanno scelto l’unità sindacale e condiviso con noi le azioni e le iniziative che a questo punto hanno avuto la forza aggiuntiva della maggioranza della Rsu. Quello di Uil e Cgil è un atteggiamento sbagliatissimo e controproducente. Qui non c’entrano nulla le degradanti vicende della firma separata sul contratto nazionale. Non è una rivalsa. È invece il momento concreto della battaglia in corso per fermare la circolare assenze. Chi non lo comprende o non ci arriva (grave), oppure fa il gioco dell’azienda (peggio).

“La lotta e la battaglia non finiscono qui – avverte la Fials -. La circolare assenze è stata sospesa ma non ritirata. Noi pensiamo che vada annullata. La direzione aziendale ha convocato tutte le sigle per il 27 agosto e ha messo all’ordine del giorno la questione degli orari di lavoro (diurnisti, turnisti h12 e h24, orari flessibili, lunghe e corte). La mobilitazione dei lavoratori è stata e resta decisiva. Ci siamo già fatti rumorosamente sentire. Continuiamo così”.

Secondo la nuova disciplina che era stata introdotta dalla Asl, i permessi per malattia o per le tutele garantite dalla legge 104 sull’assistenza dei disabili si sarebbero dovuto conteggiare non sulla base dell’orario di lavoro previsto per il giorno di effettiva fruizione, ma in base all’orario convenzionale (cioè 7 ore e 12 minuti, corrispondenti a 21 ore e 36 minuti mensili). Lo stesso principio si sarebbe applicato su turni e orari lunghi di 8-9 ore, col risultato che i turnisti notturni avrebbero potuto perdere potenzialmente fino a 22 giorni all’anno persi potenzialmente da chi svolge turni notturni.

 




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »