Scienza e tecnologia

Kojima ha volutamente reso Death Stranding 2 meno divertente? Facciamo chiarezza


Hideo Kojima ha commentato le dichiarazioni del musicista Woodkid, che in un’intervista concessa a Rolling Stone lo scorso giugno affermò che il game designer giapponese avrebbe volutamente reso il gameplay di Death Stranding 2: On the Beach.

Woodkid, che ha composto la colonna sonora di Death Stranding 2: On the Beach contribuendo in maniera sostanziale a veicolarne tematiche e suggestioni, dichiarò che Kojima avrebbe deciso di ridurre il divertimento di Death Stranding 2: On the Beach dopo che i primi tester lo avevano trovato “troppo” piacevole. Queste le parole pronunciate da Woodkid lo scorso giugno: “Il momento chiave è stato quando abbiamo avuto una discussione, probabilmente a metà dello sviluppo del gioco, quando [Kojima] è venuto da me e ha detto: ‘Abbiamo un problema’. Dopodiché ha aggiunto: ‘sarò davvero onesto, stiamo testando il gioco con i giocatori e i risultati sono troppo buoni. Sta piacendo troppo. Ciò significa che qualcosa non va bene: dobbiamo cambiare qualcosa’. […] Poi ha detto: ‘se piace a tutti, significa che è mainstream. Ciò significa che è convenzionale. Ciò significa che è pre-digerito. Non voglio questo. Voglio che le persone finiscano per apprezzare le cose che all’inizio non apprezzano”.

Dopo tre mesi, Hideo Kojima ha finalmente commentato l’intervista di Woodkid contestualizzando le sue dichiarazioni e facendo chiarezza su ciò che intendeva davvero. Intervistato dal Washington Post, Kojima ha spiegato: “Non l’ho reso [Death Stranding 2] deliberatamente strano, o qualcosa del genere. Ciò che ho detto, è che non può essere un gioco digeribile. Un gioco poco digeribile resta nelle persone per tanto tempo. Ciò che volevo, era fare le cose diversamente”.

L’obiettivo di Kojima, dunque, era quello di realizzare un gioco “poco digeribile” in grado di rimanere impresso nel cuore delle persone per lungo tempo, e non un’esperienza troppo “digeribile” che finisce per essere dimenticata subito dopo i titoli di coda. Al contrario di quanto affermato da Woodkid, Kojima ha invece fatto notare di aver “cambiato il gioco in modo da renderlo più divertente per i giocatori” e perfino “ritoccato delle parole di Fragile che i giocatori tester non capivano troppo bene, ed elaborato ulteriormente altre parti”. Kojima ha così equiparato l’evoluzione della sua serie al passaggio da Alien ad Alien Scontro Finale: il primo si concentrava sul mistero, il secondo puntava al conflitto e all’azione.


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