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Kim Kardashian e Isabelle Huppert sfilano per Demna: si chiude in bellezza la sua collaborazione con Balenciaga

Il 9 luglio, nello storico salone di Avenue George V, Demna ha firmato quello che sarà il suo canto del cigno per Balenciaga. Dopo un decennio trascorso a reinventare i codici del lusso, dagli stivali-collant ai sacchi della spazzatura (letteralmente), lo stilista georgiano ha dato il suo addio con una collezione omaggio, tra fedeltà a Cristóbal Balenciaga e introspezione personale. In una sfilata in cui i nomi dei membri del suo team hanno sostituito la musica, ha offerto il suo ultimo inchino per la maison.

A incarnare questo gesto finale, due donne ma anche due simboli. Isabelle Huppert, austera, sublime e intellettuale, e Kim Kardashian, dea pop e star mediatica. Entrambe fedeli a Balenciaga, simboleggiano l’eredità contrastata di Demna: un dialogo tra nobiltà discreta e glamour spettacolare. Isabelle Huppert, in una silhouette nera impeccabile, con collo alto e grandi occhiali da sole scuri, evocava la parigina implacabile tanto cara a Balenciaga. Il suo incedere preciso richiamava la sua padronanza della moda come del cinema, silenziosa ma sovrana.

Kim Kardashian, invece, è apparsa in un abito di seta ispirato al film di Richard Brooks La gatta sul tetto che scotta, sormontato da un cappotto di «visone» realizzato con piume ricamate. Un chiaro omaggio a Elizabeth Taylor, fino agli orecchini di diamanti provenienti dalla sua collezione privata, prestati da Lorraine Schwartz. Due donne, due epoche, due figure della femminilità, riunite dalla visione di Demna, in cui il teatro delle apparenze dialoga con la rigorosità del taglio. Come un’ultima dimostrazione che il vestito, sotto la sua direzione, non è mai stato semplicemente qualcosa da indossare, ma sempre qualcosa da incarnare.

Kim Kardashian per Balenciaga.

Kim Kardashian per Balenciaga by Demna

BALENCIAGA

Isabelle Huppert pour Balenciaga par Demna.

Isabelle Huppert per Balenciaga by Demna

BALENCIAGA

La collezione, volutamente sobria nella palette ma ricca nella struttura, rivisitava gli archetipi della borghesia. Colli alla Medici, corsetteria «confortevole», rever a tulipano, maniche scolpite: in Demna, tutto è forma e linguaggio. Il tailleur pied-de-poule del 1967, qui ricreato, si inserisce in una rilettura erudita della storia della maison. Capi in velluto a coste trompe-l’œil realizzati con 300 metri di ricami tuftati, cappotti senza cuciture laterali, o ancora l’abito «Diva» con paillettes nere indossato da Naomi Campbell, richiamano un ideale di alta moda in cui tecnica e poesia si fondono.

Completi «taglia unica» realizzati su misura per un bodybuilder vengono indossati da modelle e modelli con morfologie diverse. «Non è il vestito a definire il corpo, ma il corpo a definire il vestito», riassume Demna nelle sue note. La sfilata si chiude con la canzone di Sade No Ordinary Love e un abito in pizzo guipure senza cuciture, modellato con tecniche di modisteria. Un abito dall’allure scultorea e minimale che conclude l’espressione del manifesto del designer: «Mi sono avvicinato il più possibile alla soddisfazione della ricerca infinita dell’impossibile perfezione, quella di Cristóbal Balenciaga».

Balenciaga Haute Couture AutunnoInverno 20252026

Balenciaga Haute Couture Autunno-Inverno 2025-2026

BALENCIAGA

Kim Kardashian e Isabelle Huppert sfilano per Demna si chiude in bellezza la sua collaborazione con Balenciaga

BALENCIAGA

Kim Kardashian e Isabelle Huppert sfilano per Demna si chiude in bellezza la sua collaborazione con Balenciaga

BALENCIAGA

Il front row era all’altezza dell’evento: Nicole Kidman, Cardi B, Aya Nakamura, Katy Perry e anche Adèle Exarchopoulos erano presenti, vestite con alcune delle creazioni più iconiche della maison. Tutti erano venuti per rendere omaggio a colui che ha ridefinito Balenciaga per un’intera generazione. Tra pochi giorni, Pierpaolo Piccioli prenderà il testimone. Demna, invece, si prepara ad affrontare una nuova sfida da Gucci.


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