Khamenei è un obiettivo – Il Tempo

Una pioggia di missili dall’Iran e dallo Yemen ha colpito Israele nella notte. Il bilancio provvisorio delle vittime è pesante: si parla di almeno 10 morti, tra i quali dei bambini, 150 feriti e 35 dispersi sotto le macerie. Lo ha fatto sapere l’agenzia di soccorso Magen David Adom (MDA). Numerose esplosioni e boati sono stati sentiti a Tel Aviv e a Gerusalemme. L’esercito ha raccomandato ai civili di restare vicini ai rifugi antiatomici. Poco prima del raid, il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche iraniane aveva avvertito che gli attacchi di Teheran contro Israele diventeranno “più pesanti ed estesi” se Israele continuerà a colpire obiettivi nucleari e militari in tutto l’Iran. La quinta ondata di attacchi, avvenuta nella tarda serata di sabato, ha colpito il nord del Paese, in particolare nella città di Tamra, vicino ad Haifa, dove la polizia israeliana ha finora confermato la morte di quattro donne, due quarantenni, una ventenne e una tredicenne. Secondo i media israeliani le quattro facevano parte della stessa famiglia. La sesta ondata di attacchi, avvenuta nelle prime ore di domenica mattina, ha preso di mira Bat Yam, a sud di Tel Aviv, e una città nella Sefela, a ovest di Gerusalemme.

Secondo il Magen David Adom (MDA), i servizi di emergenza israeliani, quattro persone sono state uccise a Bat Yam: una donna di 69 anni, una donna di 80 anni e due bambini di circa 10 anni. Inoltre, 100 persone sono rimaste ferite, quattro delle quali in gravi condizioni e sette in condizioni moderate.Il canale di notizie israeliano Channel 12 e il Times of Israel stimano il numero dei feriti a 200, citando i servizi di emergenza. Non si è fatta attendere la risposta di Israele che, a sua volta, ha bombardato l’Iran, sebbene non sia ancora noto se gli attacchi abbiano causato vittime. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato di aver attaccato gli uffici del Ministero della Difesa in Iran e la sede centrale dell’Organizzazione per l’Innovazione e la Ricerca sulla Difesa (SPND), oltre ad altri obiettivi “legati al progetto di armi nucleari del regime iraniano”. I media iraniani come Press TV e l’agenzia di stampa Tasnim hanno anche riportato un incendio nella raffineria di Shahran, vicino a Teheran, anch’essa colpita.

Da quando Israele ha lanciato la sua vasta offensiva contro l’Iran giovedì sera, più di 100 persone sono morte in Iran a causa degli attacchi, tra cui membri della leadership militare iraniana e scienziati nucleari che lavorano ai progetti di arricchimento dell’uranio del Paese. Un’escalation anche nei toni con il Times of Israel che riporta le dichiarazioni di un funzionario secondo cui ‘eliminare’ la guida suprema iraniana è per Israele una possibilità. L’assassinio dell’Ayatollah Ali Khamenei, non e’ “off limits”, scrive il giornale israeliano che cita il WSJ. Intanto funzionari israeliani e statunitensi hanno dichiarato alla Cnn che le operazioni contro l’Iran dureranno “settimane, non giorni” e procedono con l’approvazione implicita degli Stati Uniti. Approvazione ma non coinvolgimento, secondo quanto riportato da Axios, “Israele ha chiesto agli Usa di unirsi alla guerra”. “Israele ha esortato l’amministrazione Trump a partecipare alla guerra con l’Iran per eliminare il suo programma nucleare”, ha scritto su X Barak Ravid di Axios, aggiungendo che “un funzionario statunitense mi ha detto che al momento l’amministrazione non sta prendendo in considerazione una simile mossa”.
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