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Kate Middleton che con un abito solo dimostra fedeltà alla sua designer del cuore (quella del suo abito da sposa) e celebra la moda francese

Kate Middleton, un abito solo per tanti messaggi. Il cape dress rosso vivo che la principessa di Galles ha indossato per il banchetto di stato in onore di Emmanuel Macron è una creazione firmata Givenchy, un omaggio agli ospiti francesi. Da settembre 2024 inoltre alla direzione creativa della casa di moda c’è Sarah Burton, una vecchia conoscenza della reale dal momento che fu proprio lei a disegnare l’abito da sposa, al tempo al timone di Alexander McQueen, con cui lei convolò a nozze con il principe William il 29 aprile 2011. Ma non finisce qui. Il colore dell’abito assume un significato diplomatico se immaginato accanto alla regina Camilla e a Brigitte Macron, rispettivamente in bianco e in blu. Sono questi infatti i colori che accomunano la bandiera della Francia e quella del Regno Unito.

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Kate Middleton è decisamente tornata. Ci aveva già lasciato a bocca aperta quando vestita Dior aveva accolto all’aeroporto e poi a Windsor la coppia presidenziale francese. Tuttavia finché non è apparso lo scatto sul profilo Instagram del principe e della principessa di Galles non si era compreso forse fino in fondo quanto mancasse il tocco magico di Kate a un evento di alto profilo come un banchetto di stato, uno di quegli appuntamenti in cui brillano le tiare e gli orli degli abiti da sera delle donne scivolano sul tappeto rosso mentre gli uomini indossano cravatta bianca e frac.

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Dopo quasi due anni (l’ultimo evento di questa portata fu nel novembre 2023 con il presidente della Corea del Sud) la principessa con un outfit ha anche risposto a un interrogativo che non aveva trovato ancora soluzione: dopo l’addio di Sarah Burton a Alexander McQueen nel 2023, culminato con l’approdo a Givenchy della designer britannica l’anno successivo, Kate si sarebbe ancora affidata a colei che l’aveva seguita fedelmente nelle sue avventure sartoriali per oltre dieci anni?

A rendere ancora più spinosa la questione c’erano due temi sul piatto. Punto primo: Givenchy non era una casa di moda britannica e ciò che ha caratterizzato la royal negli anni è l’impegno a promuovere con il suo «Kate effect» i marchi britannici. Punto secondo: era proprio firmato Givenchy l’abito da sposa di Meghan Markle quando però alla direzione creativa della maison c’era Clare Waight Keller.

Insomma, nell’uno e nell’altro caso c’era una ragione di opportunità. Se da un lato si tende a non far storcere il naso all’industria della moda britannica, dall’altra si sarebbero spesi fiumi di inchiostro sulla griffe molto amata dalla cognata. A dipanare la matassa sono arrivati in soccorso i coniugi Macron in visita di stato nel Regno Unito. Il connubio Sarah Burton-Givenchy non poteva essere la scelta migliore per un’occasione del genere.

Il principe e la principessa di Galles.

Il principe e la principessa di Galles.

Chris Jackson/Getty Images




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