Kansas City rende i bus gratuiti… e Bolzano?
Kansas City ha fatto notizia in tutti gli Stati Uniti diventando la prima grande città a rendere gratuiti gli #autobus pubblici. Nessun biglietto, nessun abbonamento: dal 2026, chiunque potrà salire a bordo senza pagare. Un provvedimento dal costo stimato di 9 milioni di dollari, equivalente agli incassi annuali attuali derivanti dalle tariffe. L’obiettivo? Favorire la mobilità, abbattere le barriere per le fasce più deboli e stimolare l’economia urbana. Una misura davvero coraggiosa: un reale cambiamento.
«Le persone hanno il diritto di muoversi liberamente nella loro città», ha dichiarato il consigliere Eric Bunch, co-promotore dell’iniziativa. A supportare la decisione anche il #sindaco Quinton Lucas.
L’idea è accolta con entusiasmo, ma anche con qualche scetticismo: non sempre la gratuità coincide con efficienza o qualità del servizio, come dimostrano precedenti esperimenti a Austin (Texas) o Tallinn (Estonia), dove i risultati sono stati contrastanti tra aumento dell’utenza e problemi operativi.
E a Bolzano?
In una città molto più piccola come #Bolzano, dove il trasporto pubblico è già ben strutturato e utilizzato, una scelta simile potrebbe avere impatti diversi. Da un lato, i costi sarebbero più contenuti, dall’altro la domanda è se una misura del genere avrebbe un vero effetto leva su mobilità, inclusione sociale o economia locale. Sarebbe però davvero sfidante.
Senza dimenticare che Bolzano ha già sperimentato forme avanzate di mobilità sostenibile e integrazione modale. Ma una politica audace come quella di Kansas City potrebbe aprire il dibattito anche qui: meglio puntare sulla gratuità totale o su un servizio sempre più capillare, efficiente e digitale?
Kansas City ha dimostrato che osare è possibile. Ora tocca ad altri, anche in #Europa, chiedersi: e se lo facessimo anche noi?
✍️ Alan Conti