Juve-Milan, la sagra degli errori. Pulisic sbaglia anche un rigore

il grande Paulo Roberto Falcao nella famosa finale con il Liverpool di Coppa del Campioni (1984) si rifiutò addirittura di batterlo davanti ai tifosi dell’Olimpico. E ai rigori vinsero i Reds. Per non parlare del celebre doppio errore di Evaristo Beccalossi in Inter-Bratislava a San Siro nel 1982. Quei due rigori mangiati (“sono Evaristo, scusate se insisto”) diedero l’’ispirazione al comico Paolo Rossi per regalargli l’ode ad Evaristo.
Tornando a Juventus-Milan, certamente i rossoneri sono andati più vicino alla vittoria. Però se non concretizzi, paghi pegno. Questo pareggio permette infatti a Roma e Napoli, vincitrici su Fiorentina e Genoa, di restare da sole in vetta alla classifica. Il Milan, dopo quattro vittorie consecutive, frena in seconda posizione a quota 13, due meno delle capoliste, uno più della Juventus che continua a pareggiare. “Li avevamo in pugno dovevamo vincere” sbotta Allegri prendendosela anche con Leao (“In certe occasioni deve far gol”). Tudor invece fa orecchie da mercante. “I fischi? io non li ho sentiti”, taglia corto il tecnico bianconero.
Napoli-Genoa 2-1
Vincere fa sempre bene, però questo Napoli piccino picciò non entusiasma, anzi. Nel primo tempo va addirittura sotto per un magico tacco di Ekhator che gela il Maradona. Nella ripresa, più con cuore che con gioco, la squadra di Conte risale la corrente. Prima con un colpo di testa di Anguissa e poi con Hojlund, bravo a farsi trovare al posto giusto. Tre punti preziosi che lasciano in vetta i partenopei, ma pagati con il pesante dazio degli infortuni a Lobotka e Politano, usciti per problemi muscolari. Politano salterà la Nazionale, un problema in più per Gattuso, uno in meno per Conte.
Inter -Cremonese 4-1
Guarda chi si rivede: l’Inter che fa male. Che come un rullo compressore pialla gli avversari. Ma non quella di Inzaghi, di cui ingenerosamente si ricorda solo il triste solitario y final, ma l’Inter di Chivu che con un diluviante 4-1 travolge la Cremonese, che pure finora non aveva mai perso. Buon segno? Essendo la quinta vittoria consecutiva tra campionato e Champions, si può dire che sì, l’Inter è tornata. Forse, con l’innesto di Yoann Bonney (un gol e tre assist) e il recupero di Barella e Dimarco, addirittura più strutturata di prima. Chivu sta lavorando bene: meno passaggi indietro, rapidità e tanti in tiri in porta. Per lo scudetto bisogna fare i conti anche con lei.
Fiorentina-Roma 1-2Niente da fare. Non basta una perla di Kean dopo 8 minuti. La Roma, di riffa o di raffa, continua a vincere. Ora è in testa con 15 punti in 6 partite. Il contrario della Fiorentina, ancora una volta sfortunata (palo di Kean, traversa di Piccoli e un gol divorato da Gosens. Più concreti gli uomini di Gasp che con Soulé e Cristante affossano i viola che dopo 6 giornate hanno solo tre punti, tutti fatti fuori da Firenze. Il pareggio ci poteva stare, ma quando si è troppo sfortunati, qualcosa non va. In grande progresso Kean, ma predica in un deserto che comincia ad irritare la tifoseria viola. E la Roma? “Nessuno ci considera” precisa Gasp ridendo sotto i baffi che non ha.
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