Journal sbarca su Pixel 8 e 9: diario smart per tutti
Google continua a spingere sulle app proprietarie dedicate agli utenti Pixel, e questa volta tocca a Pixel Journal, l’app pensata per chi vuole mettere nero su bianco pensieri, abitudini e attività quotidiane. Con il nuovo aggiornamento di novembre 2025, l’app esce dalla nicchia dei modelli più recenti e arriva anche sulle serie Pixel 8 e Pixel 9.
Per chi non conoscesse Pixel Journal, si tratta di un ambiente che mette insieme testo, foto, attività fisica e posizione, con alcuni elementi di personalizzazione e una struttura più ordinata rispetto a un normale documento. Alcune funzioni basate sull’intelligenza artificiale restano però riservate ai Pixel 10, e questo crea un divario evidente dentro lo stesso ecosistema.
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Come funziona Pixel Journal
Dopo il rollout legato al Feature Drop di novembre 2025, gli utenti di Pixel 8, 8 Pro, 8a, 9, 9 Pro, 9 Pro XL, 9 Pro Fold e 9a possono scaricare l’app Pixel Journal direttamente dal Google Play Store.

Al primo avvio l’app chiede di usare il proprio account Google. L’accesso consente il backup del diario e abilita la scrittura con suggerimenti automatici basati sull’account, mentre chi non vuole collegare il profilo può saltare il passaggio e rinunciare a queste funzioni.
L’utente sceglie un obiettivo di scrittura, che serve a dare una cornice agli appunti. Le opzioni includono Mindfulness, riflessioni quotidiane, creatività, salute e forma fisica, crescita personale, produttività e storia personale; in alternativa si può toccare “Non ora” e impostare l’obiettivo più avanti dalle impostazioni.

Journal chiede anche il permesso di accedere a Google Foto e a Health Connect per proporre contenuti d’ispirazione basati su immagini e dati di attività. Chi concede l’accesso permette all’app di usare questi elementi come spunto per nuove voci del diario, mentre chi lo nega mantiene un diario solo testuale, scollegato da foto e parametri di salute.
Sul fronte sicurezza, Google propone “Nessun blocco” e “Stesso blocco dello schermo”.
Nel primo caso chiunque prende in mano il telefono può aprire Journal, nel secondo l’app eredita il sistema di protezione del dispositivo e aggiunge un livello di prudenza in più per contenuti spesso personali.
L’ultimo passaggio del set-up riguarda le notifiche: l’utente può abilitare promemoria per scrivere e suggerimenti d’ispirazione. Chi s’infastidisce facilmente con le notifiche può disattivarle subito, senza ripercussioni sulle altre funzioni.
Strumenti e limiti dell’AI
Una volta completata la configurazione, Pixel Journal apre direttamente la schermata di scrittura. L’app punta sull’immediatezza: il campo di testo è già pronto, senza passare da menu o schermate intermedie, così chi vuole annotare qualcosa al volo non perde tempo in passaggi superflui.
Le opzioni di personalizzazione restano essenziali: l’utente può scegliere tra due famiglie di caratteri, Sans e Serif, e tra cinque varianti di colore dell’interfaccia. Non c’è quindi una gamma ampia di temi, ma un set di scelte limitato che privilegia la leggibilità rispetto alla decorazione.

Dal menu Aggiungi elemento si possono inserire contenuti che arricchiscono il singolo appunto. Le voci disponibili permettono di scattare una foto o un video, aggiungere una foto già presente nella galleria, collegare un’attività registrata da Health Connect e allegare posizione e mappa, così Journal prova a trasformare il diario in un archivio strutturato di momenti, luoghi e dati fisici.
La struttura dell’app si organizza su una barra inferiore con due schede principali. La scheda Voci raccoglie il diario vero e proprio, con una suddivisione tra voci recenti, segnalibri e altre voci, e un pulsante di azione rapido per creare una nuova nota; questa impostazione riduce il rischio di perdere gli appunti più importanti, che si possono mettere in evidenza con i segnalibri.
La scheda Statistiche mostra una panoramica temporale dell’attività di scrittura, con una vista settimanale e una mensile. Qui compaiono dati come orario più attivo, numero totale di voci e voce con conteggio di parole più lungo, che danno un’idea della costanza con cui l’utente utilizza il diario e dei periodi in cui scrive di più.

Le funzioni basate su intelligenza artificiale, come i suggerimenti su argomenti passati, le ispirazioni approfondite, le riflessioni guidate e il tracciamento dell’umore, non arrivano sui Pixel 8 e Pixel 9. Google le riserva solo ai Pixel 10, 10 Pro, 10 Pro XL e 10 Pro Fold, e crea così una distinzione netta: la stessa app offre un set più completo solo sui modelli di ultima generazione.
Su Pixel 8 e Pixel 9, quindi, Journal resta un’app di diario digitale strutturata, con integrazione di foto, attività fisica e posizione, backup legato all’account e qualche statistica utile, ma senza gli strumenti di analisi automatica presenti sulla serie Pixel 10.
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