Joppolo, è morto il 64enne Pasquale Larosa intossicato dai funghi
È morto all’ospedale Policlinico Umberto I° di Roma il 64enne di Joppolo, Pasquale Larosa, dopo l’intossicazione di funghi Amanita phalloides raccolti autonomamente.
JOPPOLO (VIBO VALENTIA) – È deceduto il 64enne, al Policlinico Umberto I° di Roma, che era rimasto gravemente intossicato dopo aver consumato funghi velenosi raccolti autonomamente. L’uomo, Pasquale Larosa, residente nella frazione Coccorino, ricordiamo, il 9 novembre aveva manifestato i primi sintomi di intossicazione alimentare, nausea, dolori addominali e ittero, poche ore dopo il pasto. Prima il soccorso dei familiari, poi il ricovero all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia, dove i medici del reparto di rianimazione hanno immediatamente diagnosticato una grave insufficienza epatica acuta, compatibile con l’ingestione di funghi tossici. In un primo momento le condizioni del paziente erano stazionarie, ma nel corso della giornata di domenica 10 novembre il quadro clinico ha mostrato un rapido peggioramento, con un deterioramento dei valori epatici e un progressivo scompenso metabolico.
È MORTO PASQUALE LAROSA DOPO L’INTOSSICAZIONE DEI FUNGHI, IL TRASFERIMENTO D’URGENZA A ROMA E IL TRAPIANTO
Considerata la gravità della situazione, lunedì 11 novembre è stato disposto il trasferimento urgente dell’uomo al Policlinico Umberto I° di Roma, centro di riferimento nazionale per il trattamento delle intossicazioni da funghi tossici e per i casi che necessitano di trapianto di fegato. Giunto a Roma, il paziente è stato immediatamente preso in carico dai medici del reparto di epatologia e trapianti, i quali hanno proceduto, quasi immediatamente, al trapianto epatico.
Da quel momento le condizioni del paziente sono rimaste stazionarie e la prognosi riservata. Nel frattempo l’indagine epidemiologica condotta dai micologi dell’Asp di Vibo Valentia, in collaborazione con l’Ispettorato Micologico dell’Asp di Cosenza, aveva permesso di ricostruire con precisione la dinamica dell’intossicazione e di identificare la specie fungina, si trattava di Amanita phalloides, noto per la sua alta epatotossicità dovuta alla presenza di amanitina, uno dei veleni più potenti in natura. La notizia della morte dell’uomo, di cui al momento non si conosce la vera causa. Intanto la piccola comunità si è stretta intorno ai parenti del defunto, il quale lascia quattro figli.
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