Marche

Jesi, lo sfrattato voleva dare fuoco a tutto, è stato denunciato

JESI È stato denunciato per lesioni pluriaggravate e resistenza a pubblico ufficiale il 78enne protagonista della violenta escalation avvenuta venerdì mattina in via Gramsci. Attualmente è ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Jesi, dove è stato trasferito al termine di un lungo intervento delle forze dell’ordine, supportate da mediatori specializzati. Una prognosi di 20 giorni invece per il carabiniere in servizio alla Stazione di Castelplanio, colpito al braccio da un coltello da cucina, in un primo tentativo di dialogo, dal 78enne. Sottoposto a un piccolo intervento chirurgico venerdì, è stato dimesso ieri.

La ricostruzione

Il 78ene ha reagito con estrema aggressività all’arrivo dell’ufficiale giudiziario e dei militari incaricati dello sfratto dell’immobile, un ex ufficio da tempo adibito ad abitazione.

Accanto all’ingresso erano state collocate diverse bottiglie piene di benzina, pronte all’uso, una di essa è stata lanciata verso gli operatori, mancandoli solo grazie ai dispositivi indossati. «Darò fuoco a tutto e a tutti», urlava l’uomo dalla finestra.

 Non era il primo tentativo di liberare l’immobile: in passato, due precedenti esecuzioni erano fallite sempre per la reazione minacciosa dell’uomo. Per questo l’operazione di venerdì era stata pianificata nel dettaglio, con riunioni tecniche in Prefettura, il coinvolgimento dei servizi sociali comunali e un dispositivo congiunto di sicurezza. Sul posto sono intervenuti carabinieri, polizia di Stato, polizia locale, vigili del fuoco e sanitari del 118. Tutti gli operatori erano dotati di dispositivi di protezione individuale.

Le urla

Alla vista delle divise, il 78enne si è barricato in casa, ha bloccato gli accessi e ha continuato a lanciare minacce dalla finestra: «C’è la benzina, non entrate, prenderete fuoco tutti». Data l’elevata pericolosità della situazione, il questore di Ancona ha disposto l’invio di due negoziatori della polizia. Decisione che si è rilevata fondamentale- Dopo una lunga trattativa intorno alle 13.40, l’uomo ha deposto i coltelli, si è fatto visitare dai sanitari (che gli hanno riscontrato lievi ferite al volto e a un piede) e ha accettato di uscire spontaneamente, venendo poi portato all’ospedale.




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