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Jehnny Beth – You Heartbreaker, You: Un’eroina da Oscar :: Le Recensioni di OndaRock

Cambiare per non morire. Sembra questo il filo comune del percorso musicale dell’artista francese Camille Berthomier, nota come Jehnny Beth, vocalist dei londinesi Savages e in precedenza autrice di un album in coppia con il compagno Johnny Hostile. Beth è ancor più famosa per il suo ruolo di attrice (è lei la Marge dello splendido “Anatomia di una caduta” del 2023), ma con il secondo disco da solista aggiunge un capitolo interessante che mette in primo piano le matrici industrial-rock e noise, liquidando il tono più elettro-pop-soul del precedente “To Love Is To Live” e restituendoci la corrosiva voce dei Savages.

Le continue mutazioni rischiano di offrire però una visione distorta e opportunistica di Jehnny Beth. Chi ha avuto il piacere di intercettare il progetto chamber-pop condiviso con Bobby Gillespie dei Primal Scream resterà alquanto sorpreso dal tasso corrosivo di “You Heartbreaker, You”. Da perfetta interprete e attrice, Jehnny veste il ruolo di ringhiosa rocker affamata di industrial stile Nine Inch Nails, di eroina punk-rock alla PJ Harvey con tutto il fascino che circonda una performance quasi perfetta, un mix di provocazione e calcolato dosaggio di emozioni contrastanti e coinvolgenti.

Meno di trenta minuti per un album che prende le mosse dal fortunato singolo “Broken Rib”, un graffio doom-metal-industrial che funge da metafora ma anche da punto di riferimento per pagine più essenziali e concrete, dove l’urlo subentra al canto (“No Good For People”). Ancora una volta al fianco della poliedrica artistica il compagno Johnny Hostile, responsabile anche di gran parte della struttura strumentale, volutamente uniforme ma non priva di momenti di intensa tensione sonora dai toni intimidatori e proto-metal (“Obsession”).
Il resto dell’album assolve con energia e carattere il compito di ridestare suggestioni punk e heavy rock con un tono leggermente dark, tra richiami più espliciti ai Nine Inch Nails in “I Still Believe”, toni leggermente stemperati in “Out Of Reach”, furia techo-noise-rock nell’aspra “High Resolution Sadness” per poi ritrovare una più solida ispirazione nella conclusiva “I See Your Pain”.

Disco energico, consistente, “You Heartbreaker, You” è un’opera decisamente convincente. Il ruolo di impavida eroina rock, passionale e disillusa, ben si addice a Jehnny Beth, in tempi recenti presente in raduni heavy metal con Tool e Korn in cartellone. Anche se questo album non le garantirà un Oscar, oops un Grammy, non faticherà a trovare un pubblico capace di apprezzarne le sanguinolenti ma romantiche sfaccettature alternative rock, un passo nella giusta direzione per l’artista francese.

20/09/2025




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