Liguria

Ivan, il ragazzo in coma dopo un arresto cardiaco. La madre: “Aiutatemi per ridargli il sorriso”


Genova. Una raccolta fondi per arrivare a provare un delicato intervento chirurgico finalizzato a tamponare i danni pesantissimi arrivati a seguito di un arresto cardiaco fulminante. Questo il disperato appello di Monica, madre di Ivan, il giovane studente del quarto anno del Liceo Scientifico di Savona, che da fine settembre lotta per la vita nel letto di un ospedale.

“Il 19 settembre 2023, mentre torna a casa da scuola, scivola e cade con il suo scooter” scrive la madre, Monica. Per lui, all’apparenza, nulla di rotto e solo un grande spavento: “Infatti in ospedale ci dicono che è tutto ok, dopo qualche esame di rito”. Il 30 settembre 2023, però, tutto si trasforma in una vera tragedia: “Ivan si accascia a terra in arresto cardiaco mentre sta entrando in ospedale per una semplice visita di controllo – racconta la donna – Dopo un mese e mezzo in rianimazione tra disperazione ed incertezze, viene dimesso dall’ospedale e trasferito in un centro neuroriabilitativo, perché purtroppo il suo cuore è stato fermo per troppo tempo e la mancata ossigenazione ha generato un danno cerebrale molto importante”.

Ecco le ragioni della richiesta di aiuto per questo ragazzo, la cui famiglia si divide tra Savona e Genova: “Ivan è forte, e dal suo letto combatte contro tutte le avversità per continuare a vivere, ma sono tanti i sogni infranti ed infinite le sfide che dovrà affrontare giorno per giorno. Noi tutti abbiamo il dovere morale di fare qualcosa per restituirgli un pezzetto di quella vita che ogni ragazzo della sua età dovrebbe poter vivere con dignità”.

C’è una struttura, spiega la madre, che potrebbe aiutarlo: “In collaborazione con i medici che lo stanno curando abbiamo individuato Hochzirl, in Austria, che è un centro di eccellenza per le cure neuroriabilitative. Lì Ivan potrebbe avere qualche possibilità di tornare a sorridere e non rimanere intrappolato nel suo corpo. Ma i centri per la riabilitazione – sottolinea – richiedono ingenti somme di denaro, cifre impossibili da raggiungere per me da sola. Ed è per questo che, con il cuore colmo di speranza, vi chiedo di sostenermi affinché Ivan possa ricevere tutte le cure necessarie”.

Nel momento in cui scriviamo la raccolta fondi ha quasi raggiunto i 50 mila euro, ma il traguardo – al momento fissato a 120 mila – è ancora distante. Monica è grata a chi riuscirà a dare una mano an Ivan: “Il vostro contributo conta molto per noi,  indipendentemente dall’importo della cifra che riuscirete a donare, perché anche la più piccola donazione può fare la differenza. Vi chiedo di sostenerci anche con le vostre preghiere e soprattutto condividendo la sua storia con tutti, perché è fondamentale che questo annuncio venga letto da più persone possibile. Confido nel vostro buon cuore, e vi aggiornerò sui suoi progressi”.




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