Italrugby, servono testa e cuore per affrontare i favolosi Springboks

Torino – Il rugby è uno sport di combattimento, ma oggi nessuno può sfidare fisicamente gli Springboks: l’altro sabato ci ha provato la Francia a Parigi, e i sudafricani bi-campioni del mondo l’hanno travolta (32-17). Con un giocatore in meno. Ecco perché domani, allo Juventus Stadium di Torino (ore 13.40), l’Italrugby insieme al cuore dovrà usare il cervello e il rigore tattico per resistere a una squadra che a luglio ha superato gli azzurri 45-0 (e 42-24) nelle sfide di Port Elizabeth e Pretoria. Gli ordini sono chiari: difendere con attenzione e rallentare il gioco avversario, risparmiando il più possibile energie; guadagnare l’ovale nelle fasi ordinate a favore, per poi provare a sorprendere; indurre gli altri all’errore, possibilmente al fallo, usando quindi il piede con lucidità: «Alzare lo standard», dice il ct Gonzalo Quesada.
La vittoria sull’Australia carica gli azzurri
I suoi ragazzi sono reduci dall’impresa di Udine, dove hanno meritatamente sconfitto l’Australia: il bilancio dei test-match di novembre (si chiude sabato 22 a Genova con Italia-Cile) è già in attivo. Non basta. «Siamo tutti ambiziosi, noi dello staff e i giocatori: sappiamo che se abbiamo fatto bene, possiamo e vogliamo fare ancora meglio». L’allenatore ha deciso per un solo cambio, rispetto all’ultimo incontro: il pilone destro Riccioni dà il cambio a Ferrari. Il suo geniale omologo, Rassie Erasmus, ha invece rivoluzionato la squadra: 11 novità e nessuna riserva ufficiale nel ruolo di tallonatore.
Sudafrica con tante novità
«Hanno tanti giocatori capaci di fare la differenza individualmente, ma sta a noi metterli sotto pressione perché non hanno mai giocato insieme, c’è poca familiarità, non hanno mai condiviso una partita e potrebbero non avere molti automatismi. Chissà se riusciranno a restare fluidi esprimendo il loro vero potenziale. Il rugby, in fondo, è un gioco fatto di connessioni». Stamani, poco prima di mezzogiorno, il capitano Brex ha guidato il captain’s run azzurro allo stadio del capoluogo piemontese.
Italia: Ange Capuozzo – Louis Lynagh, Juan Ignacio Brex, Tommaso Menoncello, Monty Ioane – Paolo Garbisi, Stephen Varney – Lorenzo Cannone, Manuel Zuliani, Ross Vintcent – Andrea Zambonin, Niccolò Cannone – Marco Riccioni, Giacomo Nicotera, Danilo Fischetti. A disposizione: Tommaso Di Bartolomeo, Mirco Spagnolo, Simone Ferrari, Federico Ruzza, Riccardo Favretto, David Odiase, Martin Page-Relo, Tommaso Allan.
Sudafrica: Damian Willemse – Edwill van der Merwe, Canan Moodie, Ethan Hooker, Kurt-Lee Arendse – Handré Pollard, Morne van den Berg – Marco van Staden, Ben-Jason Dixon, Siya Kolisi – Franco Mostert, Jean Kleyn – Zachary Porthen, Johan Grobbelaar, Boan Venter. A disposizione: Gerhard Steenekamp, Wilco Louw, RG Snyman, Ruan Nortje, André Esterhuizen, Kwagga Smith, Grant Williams, Manie Libbok.
Arbitro: James Doleman (Nz)
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