Italia prima tra i grandi Paesi europei nella crescita dei pagamenti digitali
Un gradino sotto il podio d’Europa ma prima tra le grandi. Questa è la posizione dell’Italia nella crescita dei pagamenti digitali che emerge dall’Osservatorio Europa Cashless di SumUp, la fintech leader nella tecnologia finanziaria che vuole democratizzare il settore dei pagamenti digitali per i piccoli commercianti. Con un campione rappresentato da 25.000 esercenti, italiani ed europei, parte della base utenti di SumUp, l’osservatorio ha confrontato i dati sulle transazioni senza contanti effettuate nel 2024 con quelli relativi al 2023, a livello europeo, nazionale, provinciale e nei diversi settori merceologici. Da questa analisi l’Italia si piazza al quarto posto con una crescita delle transazioni del 23,2%, dietro Lettonia (+36,8%), Cipro (+33,6%) e Svezia (+27,1%). A seguire tra i primi 10 Paesi in cui aumentano le transazioni senza contante, ci sono Lituania (+22,4%), Spagna (+20,6%), Austria (+19,8%), Bulgaria (+18,8%), Lussemburgo (+18,7%) e Belgio (+18,3%). Fanno peggio invece gli altri grandi mercati come Germania (+15,5%), Francia (+13,9%) e Regno Unito (+5,6%).
“In Italia i pagamenti cashless crescono a un ritmo superiore a quello di tutte le grandi nazioni europee, superando per aumento di transazioni Francia, Germania e i paesi scandinavi”, spiega Umberto Zola, responsabile online sales di SumUp, “guardando al contesto nazionale, il cashless cresce in quasi tutte le province italiane, da Nord a Sud, confermando un cambiamento profondo nelle abitudini di acquisto dei consumatori italiani”. Dall’analisi degli scontrini, a livello europeo, il Paese con quello medio più basso è l’Ungheria (14,6€) mentre quello più alto si trova in Svizzera, con 52,8€. In Italia con 34,2€, lo scontrino medio digitale resta ancora alto ma con una diminuzione del 7,6% rispetto all’anno precedente mostra un progressivo cambiamento delle abitudini dei consumatori italiani, che ora utilizzano maggiormente la carta anche per importi contenuti.
Tra le province dove si paga di più con la carta in Italia, il primo posto per crescita se lo aggiudica Ancona (+56,8%) seguita da Alessandria (+36,6%), Pordenone (+36,1%), Benevento (+33,7%), Prato (+33,5%), Rovigo (+32,8%), Palermo (+31,8%), Roma (+30,9%), Frosinone, Viterbo e Terni tutte e tre con un incremento del 30%. Tra le province che fanno registrare gli scontrini medi più bassi, segno di un utilizzo degli strumenti cashless per gli acquisti più generalizzati ci sono Sud Sardegna (€27,4), Genova (€28), Oristano e Livorno (entrambe a €28,6), Lodi (€28,8) e Bologna (€29).
Nella classifica dei settori che lo scorso anno hanno registrato un aumento dei pagamenti digitali i galleristi d’arte battono tutti con un incremento del 150,8% seguiti da negozi di fiori (+79,7%), gioiellerie (+63,6%), avvocati (+54,2%) ed edicole (+39,4%). Una crescita importante infine si registra anche per bar e club (+35,1%), turismo (+28,1%) e caffè e ristoranti (+27,8%).
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