IT-Wallet: tutte le risposte alle FAQ sui documenti nell’app IO

IT-Wallet, ossia la funzione dell’app IO che permette di avere una copia digitale dei documenti sul proprio smartphone, è ora disponibile per circa un milione di cittadini italiani.

IT-Wallet ha già sollevato parecchie questioni: tra paure irrazionali e dubbi legittimi, proviamo a rispondere a tutte le domande che abbiamo trovato in rete, nei commenti al nostro video e sui social.

Per restare aggiornato su IT-Wallet (e non solo), puoi seguirci sul nostro canale WhatsApp, dove pubblicheremo tempestivamente le novità sui documenti digitali su IO.

Sì, i documenti su IT-Wallet sono una copia digitale, i documenti analogici continuano a funzionare ovviamente.

No, è solo una comodità.

Al momento no, perché non permette ancora di aggiungere la Carta d’identità o il Passaporto (documenti che hanno valore di identificazione al livello europeo, a differenza della patente).

Tuttavia, in futuro, sarà possibile aggiungere Carta d’Identità e Passaporto, che saranno validi anche per viaggiare nei paesi dell’Unione Europea, in conformità con l’iniziativa Digital Travell Credentials dell’UE.

Al momento, IT-Wallet è disponibile come funzione all’interno dell’app IO per un campione di test 1 milione di cittadini.

Il rilascio è graduale, sarà disponibile per tutti dal 4 dicembre 2024.

Al momento, non tutti possono attivare IT-Wallet: le persone selezionate ricevono una notifica azzurra nella sezione Messaggi dell’app IO, che le informa della possibilità di aggiungere i propri documenti.

Quando disponibile, per attivare IT-Wallet basta un login con SPID o CIE.

Non ci sono ancora tempistiche ufficiali per carta d’identità e altri documenti.

No, non è possibile aggiungere documenti di figli minorenni.

IT-Wallet è associato alla propria identità digitale. I minori (a partire da 5 anni) possono avere la propria identità digitale con SPID e usufruire dei servizi digitali della pubblica amministrazione (come app IO e IT-Wallet) individualmente e sul proprio dispositivo, sotto la supervisione dei genitori.

No.

Per verificare l’autenticità dei documenti, esiste un codice QR che le forze dell’ordine (o altri enti autorizzati a richiedere la verifica dei documenti) possono richiedere di scansionare.

Tale codice QR non è univoco e deve essere generato ogni volta dall’app IO.

No, al momento l’app IO non si avvia neanche in assenza di rete.

Tuttavia, il team di PagoPA ha comunicato che con i prossimi rilasci i documenti saranno disponibili anche offline, e che questo ha un’alta priorità dello sviluppo.

No.

Anche se, come per le app delle banche, esistono strumenti che consentono aggirare tale blocco. 

Considerando che un dispositivo Android con root o un iPhone con jailbreak sono evidentemente più vulnerabili ad attacchi informatici anche gravi, sconsigliamo di utilizzare IT-Wallet su un dispositivo sbloccato.

No.

O almeno, non ancora: l’integrazione con wallet di terze parti (inclusi quelli di iOS e Android) è teoricamente possibile, ma sarà necessario un apposito processo di integrazione che Apple e Google dovranno adottare.

Sì, il codice di tutta l’app IO (incluso IT-Wallet) è open source e disponibile su GitHub.

I documenti digitali di IT-Wallet non vengono salvati in cloud, ma solo in locale sul dispositivo. 

Tramite login con SPID o CIE, IT-Wallet riceve i dati del cittadino dai database statali e crea una copia digitale del documento all’interno dello smartphone.

La copia digitale del documento non è salvata in alcun server, ma solo sul dispositivo stesso. Proprio per questo, i documenti non rimangono sincronizzati in cloud: installando l’app IO su un altro smartphone, è necessario aggiungerli di nuovo.

A tal proposito, qualsiasi informazione che riferisce di server che si trovano in territori esteri è falsa, poiché i documenti che avete su IT-Wallet non sono salvati in alcun server.

Non costa niente, IT-Wallet è un servizio gratuito integrato nell’app IO.