Ambiente

Istat, +0,8% agri-ristoranti piace proposta degustazione (+3,8%) – Business

Le aziende agrituristiche che in
Italia svolgono attività di ristorazione sono poco più di 13mila
(circa il 50% del totale) e rispetto al 2022 sono in lieve
aumento (+0,8%). Lo rileva l’Istat nel report Agriturismi 2023.
La crescita maggiore di queste aziende, precisa l’Istituto di
statistica, si registra nel Centro (+2,3%). Circa il 29% degli
agri-ristoranti si localizzano dunque nelle regioni del Centro,
il 24,2% in quelle del Nord-Est, il 19,7% nel Sud, il 18,1% nel
Nord-Ovest e l’8,9% nelle Isole. La Regione con la maggior
dotazione di aziende agrituristiche con agri-ristoranti è la
Toscana (16,5%) seguita da Lombardia (8,4%) e Piemonte (7,2%).

   
Tra le aziende agrituristiche che offrono ristorazione, il 13,9%
svolge solo ristorazione (erano 14,2% lo scorso anno).

   
A livello regionale, delle circa 9.500 strutture che offrono
alloggio e ristorazione, oltre il 19,6% si trova in Toscana;
seguono, ma a maggiore distanza, Puglia, Campania e Piemonte,
con valori compresi tra il 6,5% e il 6,3%. Tra le tre attività
di alloggio, ristorazione e degustazione, quest’ultima registra
la crescita maggiore (+3,8%). Le aziende con il servizio di
degustazione sono oltre 6.500. Il 44,6% si localizza nelle
regioni del Centro, dove spicca la Toscana (28,3%), il 17,7% nel
Sud, con la Puglia al primo posto (6,7%), il 17,3% nel
Nord-ovest con il Piemonte che conferma la propria importanza
(12,1%), l’11,3% nelle Isole con il forte contributo della
Sicilia (9,4%) e, infine, con il 9,1% il Nord-Est, con il
Trentino-Alto Adige/Südtirol che ospita il 6,6% di queste
strutture.

   
Nel Sud e nel Centro, evidenzia ancora il report Istat,
prevale la pensione completa, nel Nord-Est il solo alloggio. Le
aziende con alloggio sono poco più di 21.100 (81% del totale),
di queste il 40% si trova nel Centro, il 26,6% nel Nord-Est, il
13,4% nel Sud, il 12,6% nel Nord-Ovest e il 7,4% nelle Isole.

   
Come nel 2022, la Toscana è la Regione con la maggior dotazione
di agriturismo con alloggio (24,6%), seguita dalla Provincia
autonoma di Bolzano/Bozen (13,7%) e dall’Umbria (6%). Per tutte
le altre regioni la quota di queste aziende varia tra il 5,3%
del Veneto e lo 0,2% della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste.

   

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