Israele studia piani per occupare e amministrare Gaza. Mezzaluna Rossa: Idf attacca le nostre ambulanze
Israele studia un piano militare per riprendere il controllo e governare Gaza, dopo essersi ritirato dal territorio palestinese due decenni fa. Secondo il Financial Times, l’ipotesi di un’occupazione militare israeliana è ora presa in considerazione seriamente, dopo il ritorno di Trump. «La precedente amministrazione voleva ponessimo fine alla guerra. Trump vuole che la vinciamo», ha detto un funzionario israeliano all’Ft, sotto anonimato. Un non meglio identificato «alto ufficiale della riserva militare» ha affermato di essere stato avvertito di prepararsi a mesi di «combattimenti, vittoria e poi amministrazione».
Il piano prevedrebbe il trasferimento dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza nella piccola area costiera di al-Mawasi, attualmente descritta da Israele come una «zona umanitaria». Secondo analisti militari, sarebbero necessarie almeno quattro divisioni dell’esercito – circa 40mila soldati – per governare Gaza in modo permanente, sollevando dubbi sulla fattibilità della proposta. Il ministro degli Esteri Gideon Saar ha dichiarato lunedì che il gabinetto di sicurezza «non ha ancora deciso» in merito al piano di occupazione.
Ventitre palestinesi morti negli attacchi al Sud
Intanto, almeno 23 palestinesi, tra cui sette bambini, sono stati uccisi negli attacchi israeliani e nei bombardamenti che hanno colpito il sud e il centro della Striscia di Gaza da mezzanotte in poi. Lo riferisce Al Jazeera, che riporta le informazioni raccolte dai suoi reporter a Gaza. Le forze israeliane (Idf) confermano anche nuove operazioni in Siria, nella parte centrale del Paese arabo. Precisano di aver colpito «le restanti capacità militari nelle basi militari di Tadmur (Palmira) e T4», base aerea a circa 50 chilometri a ovest di Palmira. «Le Idf continuano ad operare per rimuovere ogni minaccia per i cittadini israeliani», ribadiscono via X dopo le operazioni dei giorni scorsi nelle stesse aree.
Sempre l’Idf ha emesso un ordine di evacuazione ieri sera per i residenti di Jabalia, nel nord di Gaza, in vista di attacchi di rappresaglia dopo il lancio di razzi contro comunità nel sud di Israele. L’ordine è stato diffuso dall’account X del portavoce in lingua araba dell’esercito.
Mezzaluna rossa: esercito israeliano attacca le nostre ambulanze
A Gaza, la Mezzaluna Rossa palestinese ha accusato Israele di aver attaccato le sue ambulanze nel sud della penisola. «La Palestine Red Crescent Society (Prcs) condanna fermamente il fatto che le forze di occupazione israeliane abbiano preso di mira e assediato quattro nostre ambulanze e dieci membri del nostro team impegnati in attività umanitarie», si legge sul profilo X dell’organizzazione. «Questo attacco – continua – è avvenuto dopo che le forze israeliane hanno bombardato all’alba di ieri il quartiere al Hashashin a Rafah, nella Striscia di Gaza, prendendone il controllo». Il comunicato aggiunge che il contatto con il team è stato perso da oltre un giorno e che il loro destino rimane sconosciuto.
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