Israele, stop ai prodotti in Basilicata: in vendita lattine di Gaza Cola
Stop ai prodotti di Israele in Basilicata, vendita lattine di Gaza Cola: «Non si può rimanere indifferenti», dura presa di posizione di Coop Alleanza 3.0.
Anche in Basilicata stop a prodotti come le arachidi o come la salsa tahina, niente più gassificatori e articoli a marchio Sodastream: il colosso della grande distribuzione “Coop Alleanza 3.0” ha deciso di far sparire simbolicamente dai propri scaffali alcuni prodotti di provenienza israeliana. Ma non basta: tolti di mezzo i prodotti israeliani, sugli scaffali da un paio di settimane è invece comparsa la Gaza Cola, la bevanda solidale che è diventata di fatto in questo periodo uno dei simboli del sostegno alla popolazione palestinese. Oltre alla Basilicata, i 350 supermercati e ipermercati della Coop sono dislocati su buona parte della Penisola, dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia, passando per Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche ed Abruzzo.
LA POSIZIONE DI COOP ALLEANZA E LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA
La decisione di togliere prodotti israeliani dai propri punti vendita sarebbe maturata – come spiega una nota della Coop – dopo un rapporto della commissione etica al precedente consiglio di amministrazione. Determinante è stato anche l’intervento di alcuni soci attivisti all’assemblea dello scorso 21 giugno. «La posizione di Coop Alleanza 3.0 su ciò che sta avvenendo in Medio Oriente è nota da tempo: non può rimanere indifferente davanti alle violenze in corso nella Striscia di Gaza e la Cooperativa è da sempre e senza esitazione al fianco di tutte le forze – Enti, Istituzioni e Associazioni – unite nel chiedere l’immediata cessazione delle operazioni militari», si legge nella nota.
«Ed altrettanto ferma è la condanna verso il blocco degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni civili della Striscia proclamato dal Governo israeliano. Le escalation di queste ultime settimane hanno spinto Coop Alleanza a dare un segnale di coerenza rispetto a questa posizione e a decidere di rimuovere dai suoi scaffali alcune referenze di arachidi e di salsa Tahina, prodotte in Israele, e gli articoli a marchio Sodastream.
In seguito di questa decisione, maturata anche grazie un rapporto da poco presentato al precedente Consiglio di Amministrazione dalla Commissione Etica, una rappresentanza di soci e socie che da tempo si sono mobilitati per la Palestina è stata invitata ad intervenire all’Assemblea generale di Coop Alleanza 3.0 dello scorso 21 giugno, così da arricchire il dialogo interno alla Cooperativa.
INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ: “COOP FOR REFUGEES” E LA GAZA COLA
Alla scelta di rimuovere quei prodotti dagli scaffali si aggiungono le iniziative che la Cooperativa ha sposato o attivato per essere di concreto aiuto alle popolazioni civili della Striscia di Gaza». In realtà questa non è l’unica presa di posizione su quanto sta accadendo a Gaza. Coop Alleanza 3.0 ha infatti anche «aderito alla campagna nazionale “Coop For Refugees”» e già da un paio di settimane ha scelto di inserire nel suo assortimento un prodotto particolare, almeno dal punto di vista del messaggio, la Gaza Cola, un’alternativa alla Coca-Cola con chiari rimandi alla solidarietà per il popolo della Striscia di Gaza.
«Questa bevanda è l’espressione di un progetto al 100% di proprietà palestinese che, con il ricavato delle vendite delle lattine Gaza Cola, contribuirà alla ricostruzione di un ospedale nella Striscia. Gaza Cola è disponibile anche su EasyCoop, il servizio di spesa online offerto dalla Cooperativa». La bibita è un progetto nato a Londra nel 2023 dall’idea di un gruppo di palestinesi allo scopo di finanziare progetti umanitari, tra cui figura la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama nel Nord di Gaza. Una bibita che, del resto, ha un claim che è esso stesso una presa di posizione: “Il gusto della libertà”.
Source link