Israele sotto attacco, 180 missili dall’Iran. Tel Aviv: “Netanyahu, Iran ha fatto grosso errore e lo pagherà”
Uno scenario che sa di déjà vu quello che si prospetta in queste ore tra Iran e Israele. All’indomani dell’inizio della manovra di terra delle Idf in Libano, i cui contorni restano ancora sfumati, Teheran ha deciso di passare all’azione. Le sirene hanno risuonato in tutto Israele, avvisando di un attacco imminente. Missili balistici sono stati lanciati dall’Iran verso Israele mentre le Idf hanno chiesto ai cittadini israeliani di rimanere in zone protette fino a ulteriore avviso. Nel corso dell’attacco sono stati usati per la prima volta missili balistici supersonici Fatah. Lo ha riferito il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica in una dichiarazione ripresa dal quotidiano israeliano Haaretz. Si tratta di un missile a medo raggio, il primo in dotazione all’Iran, presentato nel 2023. Si tratta di circa il doppio dei missili balistici rispetto al precedente attacco dello scorso aprile. “L’Iran ha commesso un grosso errore stasera, e ne pagherà le conseguenze”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu al gabinetto di sicurezza, citato dai media israeliani. “Il regime in Iran non comprende la nostra determinazione a difenderci e la nostra determinazione a vendicarci dei nostri nemici”, ha aggiunto.
Due persone sono state lievemente ferite dalle schegge dei missili iraniani intercettati, mentre l’unica vittima è un uomo palestinese di 38 anni colpito dalle schegge dei missili a Gerico. Il ministero dell’Intelligence iraniano, dopo la conclusione dell’attacco, ha dichiarato che “Il Paese è entrato in stato di guerra e qualsiasi contenuto a favore del nemico e che indebolisca il paese, il governo, l’esercito è considerato tradimento“. Israele risponderà all’attacco iraniano. Lo ha sottolineato il capo di Stato maggiore delle Idf, Herzi Halevi, precisando che “sceglieremo noi quando esigere il prezzo. Dimostreremo le nostre capacità di attacco precise e sorprendenti, in conformità con le direttive politiche“. Secondo Halevi, Israele ha “dimostrato la capacità di impedire al nemico di raggiungere un risultato, combinando un comportamento civile esemplare e un sistema di difesa aerea molto forte“.
L’annuncio dell’attacco
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris hanno monitorato dalla Situation Room della Casa Bianca ricevendo aggiornamenti regolari dal team di sicurezza nazionale. Biden ha ordinato alle forze armate statunitensi di sostenere la difesa di Israele contro gli attacchi iraniani e di abbattere i missili che hanno come obiettivo Israele. A Washington è in corso un acceso dibattito su come Israele risponderà all’attacco missilistico iraniano di oggi e che le conseguenze per Teheran devono ancora essere valutate. Il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari, ha dichiarato che Israele risponderà all’attacco missilistico iraniano contro il Paese. “Siamo in stato di massima allerta in difesa e in offensiva, proteggeremo i cittadini di Israele”, questo attacco avrà delle conseguenze. Abbiamo dei piani e agiremo nel momento e nel luogo che sceglieremo“, ha dichiarato, secondo quanto riferisce Times of Israel.
L’annuncio della rappresaglia come vendetta per l’uccisione di Hassan Nasrallah era giunta in queste ore con le previsioni che avevano accennato a un attacco da scatenarsi entro 12 ore circa, non appena fosse tramontato il sole. Un attacco ipoteticamente “su vasta scala”, aveva affermato il portavoce delle forze armate israeliane Daniel Hagari. Ora l’Iran sembra voler inaugurare la linea dura: “Se Israele risponderà militarmente a questa operazione, affronterà una risposta più dura“, hanno avvertito le autorità di Teheran. L’Iran ha informato la Russia prima degli attacchi missilistici su Israele, secondo quanto dichiarato alti funzionari iraniani alla Reuters. Lo spazio aereo dell’Iran è stato chiuso e i voli nazionali e internazionali sono stati al momento sospesi. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Mehr, citando l’amministratore delegato dell’aeroporto internazionale di Teheran Imam Khomeini.
L’attacco come vendetta per Nasrallah e Haniyeh
Le Guardie della Rivoluzione iraniane hanno dichiarato che l’attacco missilistico è una risposta all’uccisione di Nasrallah, avvenuta la settimana scorsa, e a quella del leader di Hamas. “In risposta al martirio di (leader di Hamas) Ismail Haniyeh, Hassan Nasrallah e (comandante delle Guardie) Nilforoshan, abbiamo preso di mira il cuore dei territori occupati (Israele)“, hanno dichiarato le Guardie in un comunicato riportato dall’agenzia di stampa Fars. “La risposta legale, razionale e legittima dell’Iran agli atti terroristici del regime sionista, che hanno coinvolto cittadini e interessi iraniani e violato la sovranità nazionale della Repubblica islamica dell’Iran, è stata debitamente eseguita. Se il regime sionista osasse rispondere o commettere ulteriori atti di malevolenza, ne conseguirebbe una successiva e schiacciante risposta. Si consiglia agli stati regionali e ai sostenitori dei sionisti di separarsi dal regime“. Lo ha scritto su X la Missione iraniana all’Onu. La guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, rimane in un luogo sicuro.
Hamas ha elogiato l’attacco missilistico dell’Iran contro Israele.”Il Movimento di Resistenza Islamico [Hamas] benedice gli eroici lanci di razzi effettuati dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche in Iran contro vaste aree delle nostre terre occupate“, si legge in una dichiarazione, aggiungendo che si trattava di “una vendetta per il sangue dei nostri eroici martiri“.
Il giallo sugli effetti dell’attacco
Resta un giallo la reale portata degli effetti dell’attacco. La televisione di Stato iraniana ha riferito che alcuni missili hanno preso di mira i carri armati israeliani dislocati nel cosiddetto corridoio di Netzarim, creato per dividere la parte settentrionale di Gaza da quella meridionale nei primi giorni dell’offensiva israeliana nell’enclave. Secondo quanto riferito, le Guardie della Rivoluzione hanno dichiarato che l’iniziativa ha avuto “successo” e ha accusato l’esercito israeliano di aver imposto una forte censura sulle notizie. Non è stato possibile – afferma Al Jazeera – verificare in modo indipendente questa notizia che si aggiunge a quella dell’agenzia iraniana ShafaqNA secondo cui, durante l’attacco sono stati colpiti più di 20 aerei F-35 dell’aeronautica israeliana. L’agenzia non ha fornito altri dettagli.
Le Idf, di contro, affermano di aver intercettato “un gran numero” dei missili. Anche gli Stati Uniti hanno partecipato alla difesa di Israele, sia rilevando la minaccia dell’Iran sia intercettando alcuni missili. Secondo l’esercito, l’attacco non ha danneggiato la “competenza” dell’aeronautica militare israeliana e gli aerei, le difese aeree e il controllo del traffico aereo dell’IAF stanno operando normalmente.
Decine di sospetti palestinesi hanno iniziato ad avvicinarsi alle forze israeliane nel corridoio. L’esercito afferma che i sospettati “rappresentavano una minaccia” e le truppe hanno aperto il fuoco contro di loro.
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