Sicilia

Israele cancella l’emergenza bellica e riduce i militari

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Annuncio delle Idf dopo notizie trapelate da entourage Netanyahu

Di Redazione |

TEL AVIV, 05 AGO – Le Forze di difesa israeliane
(Idf) hanno annunciato “la cancellazione dello stato d’emergenza
bellica in vigore dal 7 ottobre, che prevedeva l’estensione
obbligatoria del servizio di riserva per i soldati di leva
regolare di altri quattro mesi: alleggerimenti nel personale
militare che porteranno a una riduzione dell’esercito regolare
già nelle prossime settimane”.
Lo riferisce il media Ynet, spiegando che l’esercito
israeliano ha diffuso l’annuncio pochi minuti dopo che
dall’entourage del premier Benjamin Netanyahu era emersa una
dura presa di posizione rispetto al capo di stato maggiore Eyal
Zamir: se non gli va bene l’occupazione di tutta Gaza, “che si
dimetta”. In un post sull’account X delle Idf è stata intanto
pubblicata la decisione di Zamir che riguarda una riduzione pari
a circa una compagnia per ogni battaglione regolare, mentre
decine di soldati saranno trasferiti, come in passato, nei
battaglioni di riserva. A questi riservisti, le Idf hanno
promesso un alleggerimento del carico operativo nei mesi a
venire, dopo oltre un anno passato in uniforme dall’inizio del
conflitto. Un’ulteriore decisione presa da Zamir nelle ultime 24
ore riguarda le unità speciali e i reparti d’élite, dove verrà
annullata la richiesta imposta ai combattenti di estendere il
loro servizio in carriera oltre quanto pattuito prima
dell’arruolamento. “Le decisioni sono state prese dal capo di
stato maggiore preoccupato per la qualità del servizio dei
combattenti e per il rafforzamento dei loro diritti, alla luce
del loro contributo alle Idf e allo Stato di Israele”, scrive
l’esercito su X. “L’attuazione di queste decisioni contribuirà a
preservare la capacità operativa delle unità speciali
dell’esercito, l’esperienza operativa e professionale dei
combattenti, manterrà la qualità delle sue attività e darà
respiro ai combattenti di riserva”. La decisione è arrivata dopo
che negli ultimi mesi si sono levate critiche crescenti riguardo
all’estremo carico di lavoro che i soldati sopportano, e sullo
sfondo di un’ondata di suicidi tra i militari in servizio
regolare e tra i riservisti.

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