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Isernia, vecchie fatture e sentenze datate: riconosciuti debiti fuori bilancio per 2,5 milioni di euro | isNews

Il via libera a maggioranza del Consiglio comunale. Il sindaco Castrataro: “Passo importante verso la liberazione dal peso del passato”. Kniahynicki: “Termo l’ennesimo ‘punto e virgola’ di una storia infinita”


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. Ci sono soprattutto vecchie fatture e sentenze per conteziosi che risalgono anche a decenni fa nei debiti fuori bilancio per 2 milioni e mezzo di euro riconosciuti ieri sera, con approvazione a maggioranza, dal Consiglio comunale di Isernia.

“Debiti importanti legati a situazioni anche molto datate – ha infatti spiegato l’assessore al Bilancio Angelo Iannone – In alcuni casi ci sono sentenze che ce lo impongono e in parte si tratta di acquisto di beni e servizi effettuato senza regolare procedura di spesa”. Il debito più importante è quello relativo al servizio idrico. Come noto, la Csea ha chiesto il pagamento relativo agli anni che vanno dal 2013 al 2022. “Nel corso degli anni – ha ricordato l’assessore – le componenti UI (1-2-3-4) non erano state riversate e pertanto è necessario ottemperare a tali debiti. Nel 2022, quando ci siamo insediati, abbiamo previsto queste componenti e quindi c’era la copertura, mentre per gli anni precedenti è stato necessario attingere a passività potenziali che abbiamo in Bilancio”. Iannone ha ribadito che non ci saranno ripercussioni per i cittadini perché “la gestione che abbiamo avuto in questi anni – ha detto ancora – è stata sempre oculata e ci ha consentito di accantonare somme per fronteggiare situazioni come queste”.

Una seduta ‘tecnica’ dunque quella di ieri sera, ma che ha consentito anche di fare chiarezza sugli ultimi mesi, caratterizzati dal ritorno dell’ente in stato di deficit strutturale e dai ritardi nell’approvazione del Rendiconto 2024. Dopo le richieste del capogruppo di Fratelli d’Italia Pietro Paolo Di Perna, a ripercorrere quello che è stato un periodo particolarmente complesso è stato il sindaco Piero Castrataro, sottolineando la limitata responsabilità della parte politica “considerati – ha detto – i continui solleciti alla struttura dirigenziale”. “A novembre dello scorso anno – ha spiegato il primo cittadino – A novembre dello scorso anno avevamo un stock del debito di circa 1,6 milioni di euro costituti soprattutto da fatture risalenti al 2016. A dicembre con la solerzia del segretario generale e del dirigente del Settore Tecnico è stata fatta una ‘una operazione verità’ su quella che era stata la gestione dell’ente a partire dal 2006 in poi”. Il sindaco ha ricordato quello che ha definito il ‘patatrac’ relativo alla riscossione dei tributi. Vicenda andata avanti anni. Periodo in cui – per cinque, sei anni – l’idrico non venne fatturato.

Castrataro si è poi rivolto ai consiglieri di minoranza, componenti della precedente amministrazione. “Voi – ha detto – siete riusciti a metter mano a una parte di ciò che era successo nei 10 anni precedenti. Oggi stiamo approvando debiti fuori bilancio di oltre 2 milioni di euro che derivano per circa l’80 per cento da questioni lontane nel tempo”.

Chiarezza è stata fatta anche sui ritardi nell’approvazione del Rendiconto e degli equilibri di bilancio (di cui si discuterà la prossima settimana).

“Ci sono state diverse interpretazioni – ha detto – In particolare per il Rendiconto si è ritenuto necessario che alcune comunicazioni di debiti di bilancio venute fuori a febbraio-marzo dovessero essere incluse nei debiti di bilancio da riconoscere al 31.12.24, che per noi non erano corrette. Un esempio: le spese della mensa per noi e per il segretario erano passività pregresse ma per il dirigente del settore Risorse no.

Che ci siano state acque non calme è il segreto di Pulcinella” ha detto ancora Castrataro che, nonostante ha definito questo passaggio un momento importante per il futuro dell’ente. “Credo – ha detto infine – che tutti abbiamo la responsabilità di lasciare un Comune privo di debiti che si protraggono nel tempo a chi verrà dopo. Le risorse impiegate per pagarli avremmo potuto investirle in strade, marciapiedi, asfalto. Certo. Ma oggi possiamo dire di aver compiuto un passo importante verso la liberazione dal peso del passato”.

Nel dibattito è quindi intervenuto il consigliere di Fratelli d’Italia e assessore nella passata Consiliatura Eugenio Kniahynicki, . “Condivido in larga parte il discorso del sindaco e – ha detto a Castrataro, mi ricordo di averla avvertita – È accaduto quello che temevo. Le sue parole sono le stesse dell’ex sindaco d’Apollonio quando ci trovammo ad approvare tutta una serie di debiti fuori bilancio, che incatenarono la gestione dell’ente. E anche noi dicemmo di aver messo un punto per avere ente sano. Perché ne eravamo convinti in quanto era ciò che ci riferiva la parte tecnica ed è quello che oggi riferisce a voi. Ma non fu così. E temo per questo che sia l’ennesimo ‘punto e virgola’ di una storia infinita”.


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