Isernia, si rinnova l’antico rito del Venerdì Santo: fede e silenzio lungo le strade della città (LA DIRETTA) – isNews
La comunità si ritrova per rivivere il mistero della Pasqua
ISERNIA. Un rito che resiste al tempo e ne custodisce il senso più profondo. Anche quest’anno, nel giorno del Venerdì Santo, Isernia vive uno dei momenti più intensi e partecipati della propria tradizione religiosa: la processione del Cristo Morto e degli Incappucciati. Un appuntamento che intreccia storia, spiritualità e memoria collettiva.
Dopo il tramonto, come da tradizione, la processione è partita dalla Chiesa di Santa Chiara, attraversando il cuore della città: corso Marcelli, piazza Celestino V, piazza Carducci, via d’Apollonio, via Kennedy, via Giovanni XXIII, via Formichelli, corso Risorgimento, via Ciampitti, via Sicilia, via Molise, piazza D’Uva, via Libero Testa, via Umbria, ancora corso Risorgimento, via Ponzio, largo Maddalena, via Lorusso, via Trivellini, per poi fare ritorno in piazza Andrea d’Isernia, dinanzi alla Cattedrale. Qui il vescovo Camillo Cibotti ha concluso il rito con la benedizione finale.
Durante il cammino, il tempo sembrava essersi fermato. Solo i canti funebri e le preghiere rompevano il silenzio carico di emozione, accompagnando il passo lento e composto dei fedeli. Al centro della processione, i penitenti incappucciati, vestiti di bianco, hanno portato a spalla le statue del Cristo Morto e della Mater Dolorosa. A seguire, le Croci della Via Crucis, i busti dell’Ecce Homo e gli altri simboli della Passione.
In apertura del corteo le confraternite storiche della città – Santa Maria del Suffragio, Sant’Antonio, Santissimo Rosario, Santissimo Sacramento e La Fraterna – seguite dai volontari dell’Unitalsi, dagli scout dell’Agesci, dalla banda musicale, dal coro, dal clero e dalle autorità civili. Una presenza ordinata, composta, che ha contribuito a rendere ancora più solenne l’atmosfera del rito.
La processione del Venerdì Santo a Isernia non è solo una manifestazione di fede, ma anche un momento di condivisione profonda, che unisce generazioni diverse nel ricordo e nella meditazione del sacrificio di Cristo. Un’occasione per fermarsi, riflettere e vivere, attraverso il silenzio e la preghiera, il significato autentico della Pasqua.
GUARDA LA DIRETTA
Source link