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Isernia, Brasiello: “Il prossimo sindaco? Una donna di centrodestra” – isNews

L’INTERVISTA/ L’ex primo cittadino del capoluogo pentro non si risparmia: “Castrataro brava persona, ma circondato da soggetti ambigui”. E poi confessa: “Nel 2021 ho votato Melogli”. Degli ex compagni di viaggio promuove Amendola


di Giuliano Vacca

ISERNIA. Luigi Brasiello, per gli amici Gigi, è stato sindaco di Isernia dal 2013 al 2015 a capo di una maggioranza composita che andava dall’Udc a Sel. La prima di centrosinistra dal 2002. A causa di divisioni interne, non si vide votare il bilancio e il suo governo cittadino cadde. Da allora non si è più impegnato in altre competizioni elettorali ed è tornato a pieno ritmo alla sua professione di imprenditore. Lo abbiamo incontrato per ascoltare il suo parere sull’attuale amministrazione comunale.

Dieci anni fa lei ha lasciato il Comune di Isernia e la politica attiva. Ma continua a interessarsene?

Assolutamente, anche a livello più ampio rispetto a quello locale e regionale. Ho delle amicizie a Roma che mi aggiornano ogni volta che vado a trovarle.

E secondo il suo punto di vista qual è la situazione dell’amministrazione cittadina?

Credo che la luna di miele con i cittadini sia finita. Le persone ora si aspettano risultati: qualcosa sicuramente si vede ma per il fatto che il Comune di Isernia ha avuto parecchi soldi per le opere pubbliche, pensiamo ai lavori sulla sicurezza delle scuole. La gente però vuole di più: le cose che si fanno vengono date per scontato, mentre quelle che non funzionano vengono messe in evidenza. Per questo, adesso devo accelerare. Io, non conoscevo l’attuale sindaco, ci siamo presentati soltanto recentemente a una cena. Mi ha fatto una ottima impressione a livello umano: preparato, competente, si muove e si esprime bene ma si è circondato di ‘personaggi difficili’: si è già liberato di alcuni di questi, altri invece continueranno a creargli problemi.

Quindi, Piero Castrataro ha fatto un buon lavoro ma può migliorare?

Deve migliorare. Altrimenti daranno per scontato quello che ha fatto. Faccio un esempio: in campagna elettorale ha detto che avrebbe risolto l’annosa questione delle strisce blu eppure è ancora tutto fermo. Deve muoversi, gli isernini sono molto contrariati per questa storia. Devo dire, poi, che ultimamente sto notando che la città è sporca: non so il perché, magari è distratto da altre questioni, magari è cambiato il contratto con la ditta di manutenzione. Però il problema si nota.

Parliamo ora delle persone di cui Castrataro si è circondato: queste gli permetteranno di arrivare alla fine dei 5 anni?

Lo “metto per iscritto”: Castrataro arriverà alla fine naturale del mandato, sicuramente. E proprio perché al centrosinistra è già bastata la mia esperienza e quindi si guarderà bene dal rifare quello che già è stato fatto. Castrataro però farebbe bene a mandare a casa anche qualche altro elemento.

Lei tra gli oppositori interni aveva Francesca Scarabeo, Domenico Di Baggio e Ovidio Bontempo. Castrataro ha allontanato i primi due ma ha ancora in giunta il terzo, che è pure diventato segretario regionale del Partito Democratico…

Bontempo è ancora assessore proprio grazie al suo ruolo nel partito. Secondo me, non potrà essere toccato da Castrataro.

Ma Bontempo quindi è l’unica ‘spina nel fianco’ del sindaco?

Non faccio nomi ma penso a un altro paio di persone. Non le conosco bene e per questo non do ulteriori pareri.

Ogni volta che nell’attuale maggioranza c’è un avvicendamento c’è qualcuno che commenta “Castrataro cadrà come Brasiello”. A lei da fastidio questo riferimento?

No, no assolutamente.

In tutto ciò c’è Marco Amendola, suo ex assessore, che oggi torna nel centrosinistra e si candida a segretario provinciale del Pd…

Innanzitutto spero che Marco riesca nel suo intento, se mi chiamasse avrebbe tutto il mio aiuto. A mio avviso, è una delle pochissime persone competenti, al posto giusto, all’interno del Pd. Tante altre non servono a niente.

Amendola, recentemente, ha detto che lui nel 2021 si è candidato nel centrodestra perché nel centrosinistra c’erano esponenti ambigui. State dicendo la stessa cosa?

Sì, e le dico di più. Io in quella competizione elettorale ho sostenuto Gabriele Melogli.

Lei, quando era sindaco, disse “Io sono un uomo di centro, si governa al centro”. Vale pure per Castrataro?

Nella maggioranza attuale il centro non c’è proprio, lo vedo invece nell’opposizione. Oggi la politica ha eliminato il centro: si sta o da una parte o dall’altra ma penso che nei prossimi anni a livello nazionale qualcosa cambierà.

Ma, quindi, se domani dovesse impegnarsi nuovamente in politica starebbe ancora a centrosinistra?

No, sarei proprio per un polo centrista.

E allora, volendo dare un monito anche al centrodestra, chi vedrebbe come candidato sindaco, come anti-Castrataro?

Posso tracciare un identikit. Prima cosa deve essere una donna e poi deve avere esperienza in politica proprio perché la politica non è una cosa semplice. Credo che scegliere dalla cosiddetta “società civile” non aiuti.

Faccia un nome allora. Le do delle alternative: Linda Dall’Olio, Luisa Iannelli, Elisabetta Lancellotta…

Fermo, non vada oltre. Il mio nome è tra queste…


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