Società

Iscrizioni tardive: il dirigente scolastico deve garantire il diritto all’istruzione. Cosa fanno le scuole

Per l’anno scolastico 2025/26 – fa sapere l’Ufficio scolastico di Genova – sono arrivate segnalazioni riguardo a rifiuti di iscrizioni cosiddette “tardive”, anche in situazioni che rientrano nel diritto-dovere di istruzione o addirittura nell’obbligo scolastico.

L’Ufficio scolastico di Genova richiama i dirigenti scolastici alla necessità di garantire l’accesso al sistema d’istruzione, come previsto dalla Costituzione e dalle norme più recenti introdotte con il DL 123/2023, convertito dalla legge 159/2023.

Il riferimento normativo resta la Nota del Dipartimento per l’istruzione del 5 agosto 2020, prot. n. 1376, richiamata successivamente anche dalla nota n. 47577 del 26 novembre 2024.

Iscrizioni sempre accettate se è in gioco il diritto all’istruzione

La disposizione chiarisce che le scuole devono accogliere anche le iscrizioni tardive quando un rifiuto equivarrebbe a negare il diritto all’istruzione. Ciò riguarda, ad esempio:

  • trasferimenti di famiglie in altra città o regione;
  • passaggi da scuole paritarie a scuole statali, spesso per motivi economici.

Se non ci sono posti disponibili, la scuola ha comunque il compito di supportare la famiglia nella ricerca di una sistemazione adeguata, anche con l’aiuto degli Uffici scolastici territoriali.

Il ruolo delle scuole e dei dirigenti

Le scuole che ricevono la domanda hanno la responsabilità di prenderla in carico, anche qualora non possano accoglierla direttamente. L’Ufficio scolastico di Genova ha fornito alcune indicazioni operative:

  • proporre al Consiglio d’Istituto criteri di precedenza per le iscrizioni tardive;
  • formare il personale amministrativo sull’accoglienza e le procedure normative;
  • individuare docenti referenti che collaborino con la segreteria nella gestione delle domande;
  • registrare i dati dell’alunno anche in caso di impossibilità a iscriverlo subito;
  • attivare contatti con scuole vicine o di analogo indirizzo per verificare la disponibilità di posti;
  • se nessuna scuola può accogliere l’alunno, inoltrare la domanda all’Ufficio scolastico territoriale con la modulistica allegata.

L’Ufficio territoriale, dopo le verifiche, provvederà a indirizzare l’iscrizione presso un istituto disponibile, tenendo conto delle preferenze indicate dalla famiglia.

Il caso dei minori stranieri neoarrivati

Molte domande tardive riguardano studenti neoarrivati in Italia (NAI), che si iscrivono per la prima volta al sistema scolastico nazionale. A questo proposito, l’Ufficio scolastico di Genova ha diffuso anche uno schema con il quadro normativo di riferimento e la casistica specifica per l’inserimento dei minori stranieri.


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