Iran, Khamanei dal bunker avrebbe nominato tre possibili successori
L’indiscrezione
Lo riporta il New York Times. Intanto i Paesi del Golfo esprimono preoccupazione. E Macron “spinge” per un negoziato a guida europea
Ali Khamanei, dal bunker in cui è rifugiato dall’inizio del conflitto, ha nominato tre suoi possibili successori: lo riporta il New York Times, spiegando come nella ristrettissima rosa non rientri il figlio Mojtaba, che secondo alcune indiscrezioni dei giorni scorsi era tra i favoriti.Sentendosi nel mirino e temendo di essere ucciso, la Guida Suprema avrebbe quindi accelerato i tempi nell’indicare i suoi possibili eredi, anche se i nomi non sono stati svelati. Khamanei avrebbe nominato anche i successori delle più alte cariche militari nel caso gli attuali comandanti venissero eliminati da Israele.
La preoccupazione dei Paesi del Golfo
Intanto i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo esprimono preoccupazione al direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, mentre prosegue l’escalation tra Israele e Iran. Gli ambasciatori accreditati all’Aiea di Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar hanno trasmesso a Grossi la loro preoccupazione e “l’interesse particolare per la sicurezza dei siti nucleari, soprattutto quelli geograficamente vicini ai Paesi del Ccg”, riporta il giornale Qatar Tribune.Hanno sottolineato la “necessità di garantire i più alti livelli di preparazione e misure preventive”, sottolineando il ruolo “fondamentale” dell’Agenzia. Gli ambasciatori hanno parlato delle “conseguenze gravi, sia per le persone che per l’ambiente, che comportano attacchi contro siti nucleari”, che – si legge – “costituiscono una palese violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario”.
Gli europei “accelereranno i negoziati” con l’Iran per “uscire dalla guerra e prevenire pericoli ancora più gravi”. A dichiararlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron, dopo un colloquio telefonico con il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. Il capo dello stato francese ha espresso al suo omologo la propria “profonda inquietudine riguardante il programma nucleare iraniano”, affermando che “l’Iran non deve avere l’arma nucleare” e dovrà “fornire ogni garanzia del fatto che le sue intenzioni sono pacifiche”.“Il presidente iraniano mi ha chiamato”, scrive Macron su X. “Ho innanzitutto ribadito la mia richiesta: Cécile Kohler e Jacques Paris devono essere rilasciati. La loro detenzione disumana è ingiusta. Attendo il loro ritorno in Francia”, prosegue, parlando dei due cittadini francesi detenuti nella Repubblica islamica.“Ho anche espresso la mia profonda preoccupazione per il programma nucleare iraniano. Anche in questo caso, la mia posizione è chiara: l’Iran non deve mai dotarsi di armi nucleari e spetta al paese fornire ogni garanzia che le sue intenzioni siano pacifiche. Sono convinto che ci sia una via d’uscita dalla guerra e per evitare pericoli maggiori. Per raggiungere questo obiettivo, accelereremo i negoziati avviati dalla Francia e dai suoi partner europei con l’Iran”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA