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Iran, arrestati due cittadini europei con l’accusa di “spionaggio per Israele”

Un cittadino europeo è stato arrestato nella città di Kermanshah, nell’Iran occidentale. Lo riferisce il procuratore capo iraniano della provincia che, stando a quanto riferisce l’agenzia Tasnim, avrebbe anche aggiunto che l’accusa è di spionaggio per Israele. La stessa imputazione è stata rivolta ad altre tre persone: un cittadino europeo tacciato come “spia” e arrestato ad Hamedan, nell’ovest dell’Iran, e due iraniani fermati nella città occidentale di Kermanshah, a cui sono state confiscate diverse schede sim e un’ingente somma di denaro. Secondo quanto riferiscono fonti dell’opposizione all’estero attraverso il canale Iran International, citando un comunicato attribuito alle stesse autorità di pubblica sicurezza della Repubblica Islamica, la polizia iraniana nelle ultime ore ha arrestato almeno altre 36 persone nel Paese.

Ieri Teheran ha annunciato di aver giustiziato un uomo accusato di spionaggio a favore di Israele. Mohammad Amin Mahdavi Shayesteh aveva confessato di aver filmato luoghi sensibili e di aver inviato pacchi con minacce ad alcune persone, per conto del Mossad. L’uomo aveva inoltre collaborato con l’emittente Tv dissidente iraniana, Iran International, secondo quanto riportato dal sito web della magistratura, Mizannews, e aveva incontrato agenti del Mossad in un Paese vicino. Shayesteh era stato arrestato alla fine del 2023 e secondo l’agenza di stampa Tasnim era “il capo di una cyber-team affiliata al Mossad”. L’uomo è stato impiccato.

In Iran la caccia a vere o presunte spie del servizio segreto israeliano è diventata una vera e propria ossessione dopo i primi bombardamenti. Per questo è in corso una caccia a collaboratori del Mossad. I primi raid israeliani, secondo fonti della sicurezza israeliana, sarebbero stati resi più efficaci da agenti infiltrati che avrebbero introdotto armi nel Paese e, ad esempio, allestito una base per droni esplosivi, poi lanciati contro dei lanciamissili vicino Teheran.

Tanto è bastato – scriveva nei giorni scorsi la Cnn – per scatenare la paranoia degli ayatollah. Il ministero dell’Intelligence ha chiesto alla popolazione di segnalare eventuali attività sospette, diffondendo linee guida su come individuare i collaborazionisti. I sospetti, secondo le autorità iraniane, potrebbero indossare maschere o occhiali per nascondersi il volto, guidare pickup, trasportare borse di grandi dimensioni o filmare in aree militari, industriali e residenziali.

Foto di archivio

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