“Io non ti lascio solo”, il regista Cattanei: «La Sila è fantastica»
Il film “Io non ti lascio solo” è un racconto emozionante tra crescita, legami familiari e la magia della Calabria. Le interviste al regista Fabrizio Cattanei, al presidente della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande e agli attori Giorgio Pasotti e Valentina Cervi.
COSENZA – La magia del cinema si è fusa con l’incantevole paesaggio calabrese durante la presentazione di “Io non ti lascio solo”, il nuovo film di Fabrizio Cattanei. Un evento emozionante che ha dato il via ufficiale a un progetto cinematografico destinato a lasciare il segno. In una serata di grande coinvolgimento, attori, maestranze, regista e stampa si sono ritrovati per celebrare una pellicola che promette di esplorare temi universali di crescita, dolore e resilienza, sullo sfondo di scenari mozzafiato. In occasione della presentazione, abbiamo intervistato il regista Fabrizio Cattanei, il presidente della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande e gli attori Giorgio Pasotti e Valentina Cervi per scoprire i dettagli di un racconto cinematografico che promette di toccare il cuore di grandi e piccini.
FILM “IO NON TI LASCIO SOLO”
Il film, ispirato all’omonimo romanzo di Gianluca Antoni, edito da Salani e vincitore di numerosi premi, è prodotto da Gianluca Curti, Emanuele Nespeca, Elisabetta Olmi e Tilde Corsi. Attraverso una narrazione che combina i toni classici del coming-of-age con il fascino del noir, “Io non ti lascio solo” si pone come una favola moderna, capace di sorprendere e commuovere.
Filo, un giovane protagonista, si avventura nei boschi alla ricerca del suo cane scomparso. Ma questa missione è solo il pretesto per un viaggio di formazione, scandito dalla necessità di elaborare il lutto per la perdita della madre.
FILM “IO NON TI LASCIO SOLO”: LE RIPRESE IN CALABRIA
Le riprese del film, iniziate il 4 novembre, hanno abbracciato per quattro settimane gli scenari suggestivi della Calabria: dai boschi incantati della Sila alle città di Cosenza e Rende. Grazie alla produzione di Minerva Pictures, Solaria Film, Ipotesi Cinema e RC Produzione, con il supporto della Fondazione Calabria Film Commission, il territorio calabrese si è trasformato in un protagonista silenzioso, amplificando la profondità narrativa.
«Il bosco rappresenta protezione e introspezione», ci ha raccontato il regista Fabrizio Cattanei, spiegando la scelta delle location. «La Sila è fantastica, è perfetta per incarnare questi simboli. Ogni angolo visitato era talmente affascinante che avrei voluto girare ovunque».
UN CAST TRA GIOVANI PROMESSE E VOLTI NOTI
La pellicola segna l’esordio cinematografico di Andrea Matrone e Michael D’Arma, giovanissimi interpreti già proiettati verso un futuro luminoso. Accanto a loro, due volti celebri del cinema italiano: Giorgio Pasotti e Valentina Cervi.
Pasotti ha descritto con passione il suo coinvolgimento nel film: «La storia mi ha rapito sin dalla prima lettura. Mi ha emozionato. A colpirmi del mio personaggio è stata la delicatezza, ma anche la complessità, dell’essere genitore, soprattutto in un momento cruciale come l’elaborazione di un lutto da parte di un figlio. È una responsabilità enorme, ma anche un privilegio. Questo rapporto così intimo, complesso, mi ha incuriosito e spinto ad accettare questo film anche nella sua drammaticità».
L’attore ha poi sottolineato la forza del tema centrale: «Questo film parla di un viaggio, fisico ed emotivo. Ogni giovane spettatore potrà rispecchiarsi in Filo, il protagonista, che affronta la ricerca del suo cane come una metafora della propria crescita personale. È un racconto universale, che soddisferà le esigenze di un pubblico giovane spesso poco rappresentato nei film».
UN’AVVENTURA ANCHE DIETRO LE QUINTE
Pasotti ha condiviso un curioso aneddoto dal set: «Recitare con due cani – un pastore australiano e un rottweiler – è stata un’esperienza unica. Entrambi dovevano interpretare ruoli specifici, uno aggressivo e l’altro dolce. Sono stati incredibili. Recitare con gli animali è sempre divertente».
Non è la prima volta che l’attore lavora in Calabria, e il suo entusiasmo per questa terra è tangibile: «La Calabria è una scoperta continua. Rispetto alla primissima esperienza, risalente a tanti anni fa quando girai un film a Gambarie nell’Aspromonte, ho trovato una Calabria molto diversa. Ho trovato una Regione cambiata in meglio, piena di giovani talenti che, dopo essersi formati altrove, sono tornati nella loro terra per mettere in pratica il loro know-how. È stato un piacere lavorare con loro».
IL RUOLO DELLA MADRE
Valentina Cervi ci ha raccontato con particolare emozione il suo ruolo nel film, sottolineando la profondità del personaggio che interpreta: «Ciò che mi ha colpito di più è la dolcezza della madre. È una donna premurosa e attenta, con una missione ben precisa: accompagnare il figlio nell’elaborazione della sua perdita. All’inizio del film, scopriamo che è malata e il bambino, attraverso i flashback, rivive quei momenti intimi in cui la madre lo guida verso la consapevolezza della sua morte imminente. Interpretare questa dolcezza, questa totale dedizione al figlio, sapendo che lei non sarebbe più stata lì, mi ha dato un’immensa gratitudine».
Parlando del rapporto con Giorgio Pasotti, l’attrice ha aggiunto: «Io e Giorgio ci conosciamo da quando eravamo giovani e abbiamo iniziato insieme questa carriera. Ci siamo persi di vista per un po’, ma lavorare sul set con lui, insieme a Fabrizio, è stato un momento speciale. È un film che porta con sé una grande carica emotiva».
Un altro aspetto che ha caratterizzato il progetto, secondo la Cervi, è la difficoltà di girare in sole quattro settimane un film che esplora la crescita di un bambino. «La sfida era raccontare un lungo arco temporale, quello della crescita, in così poco tempo. Ma gli attori scelti sono stati straordinari, talentuosi e hanno dato vita ai loro personaggi con grande naturalezza. Credo che siano stati formidabili!».
DAL ROMANZO AL FILM: UNA TRASPOSIZIONE CHE PARLA AL CUORE
La trasposizione cinematografica, pur mantenendo intatta l’essenza del libro di Gianluca Antoni, si è arricchita di nuove sfumature, dando vita a un racconto che parla direttamente al cuore. Il regista Fabrizio Cattanei ha saputo interpretare con maestria le emozioni del testo originale, adattando la forza dei sentimenti alla potenza visiva delle immagini. Il risultato è un viaggio emozionale che esplora temi universali come la perdita, la crescita e la ricerca del proprio cammino, dando nuova vita alla storia e amplificandone la profondità.
Il regista Fabrizio Cattanei ha spiegato l’essenza del film: «”Io non ti lascio” solo non è solo una ricerca di un cane smarrito. È un viaggio di formazione che esplora temi profondi come i legami familiari, le difficoltà della crescita e il superamento dei dolori. Il romanzo di Gianluca Antoni mi ha colpito profondamente, ma la trasposizione cinematografica ha richiesto alcune modifiche».
FILM “IO NON TI LASCIO SOLO”: LA MAGIA DELLA MUSICA
A completare l’emozione della pellicola contribuisce la colonna sonora di Luca D’Alberto, compositore di fama internazionale. Cattanei racconta con entusiasmo come la collaborazione con D’Alberto sia nata quasi per magia: «Ho ascoltato alcune delle sue composizioni e sono rimasto affascinato. Ho deciso di scrivergli una mail, e la sua risposta è stata immediata. Ha voluto leggere la sceneggiatura e, colpito dalla storia, ha accettato senza esitazioni». La sinergia tra regista e il musicista si è rivelata fondamentale per conferire alla pellicola una dimensione emozionale straordinaria, amplificando ogni sfumatura della narrazione. «È incredibile ascoltare come riesca a intrecciare le note con l’anima del film», ha sottolineato Cattanei.
LA SFIDA CONTRO IL TEMPO: QUATTRO SETTIMANE DI RIPRESE
La realizzazione del film, con le sue 110 scene e molteplici location, è stata una vera corsa contro il tempo: «Girare tutto in sole quattro settimane è stato impegnativo, ma siamo riusciti a ottenere risultati straordinari. Credo che il film sarà pronto a maggio. Ora puntiamo a un festival importante e all’uscita in sala nell’autunno nel 2025. Ovviamente, lo presenteremo a Cosenza».
IL CONTRIBUTO DELLA CALABRIA FILM COMMISSION
Anton Giulio Grande, presidente della Calabria Film Commission, ha elogiato il progetto: «”Io non ti lascio solo” rappresenta un mix vincente: una produzione eccellente, un regista di talento e due tra i più importanti attori italiani come Valentina Cervi e Giorgio Pasotti. Un mix vincente. Sono sicuro che questo film avrà tanto successo. Stiamo assistendo a una nuova pagina della Calabria Film Commissione e della nostra Regione. Una pagina che racchiude cultura, turismo e valorizzazione delle risorse paesaggistiche».
Anton Giulio Grande ha poi ricordato l’impegno della Film Commission in altre produzioni di rilievo, come “Sandokan“, la serie evento che andrà in onda su Rai 1 nel 2025, e “La versione di Giuda”, un film di Giulio Base con attori di fama mondiale come Rupert Everett, Paz Vega, John Savage, Darko Peric, Tomasz Kot, Abel Ferrara.
Tra la bellezza della Calabria, un cast d’eccellenza e la profondità dei temi trattati, “Io non ti lascio solo” si prospetta come una delle pellicole più attese, capace di emozionare e far riflettere il pubblico.
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