Calabria

Intimidazioni ad amministratori: ristori in arrivo per 43 comuni in Calabria

Sono 43 gli enti locali calabresi per i quali il Ministero dell’Interno ha deciso di erogare una quota di fondi a titolo di ristoro per gli eventi di intimidazione subiti dagli amministratori. «Il contributo erogato a valere sul fondo è utilizzato dagli enti locali beneficiari, secondo le proprie autonome scelte, per l’adozione, con delibera di giunta, di iniziative per la promozione della legalità volte a realizzare il rafforzamento della democrazia locale, con particolare riguardo a quelle che prevedono il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, nonché per misure di ristoro del patrimonio dell’ente o in favore degli amministratori locali che hanno subito intimidazioni nello svolgimento delle funzioni istituzionali esercitate, in relazione alla specificità degli episodi occorsi».
Sono somme per la maggior parte dei casi “basse”, parametrate sulla capienza del fondo e distribuite in base al numero e alla portata degli eventi e alla popolazione residente. Si tratta, si legge nel testo del decreto del Viminale, dell’assegnazione di risorse “tra gli enti locali che abbiano subito nell’anno precedente a quello di riferimento episodi di intimidazione nei confronti dei propri amministratori, connessi all’esercizio delle funzioni istituzionali esercitate, o episodi di danneggiamento del proprio patrimonio, risultanti dal report annuale della Direzione centrale della Polizia Criminale».
In Calabria sono come detto 43 i centri inseriti in questo non lusinghiero elenco. La parte del leone la fa la provincia di Cosenza con ben 26 comuni.
L’articolo completo è disponibile sull’edizione cartacea e digitale


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