Intimidazione a bar e market, l’associazione Antiracket di Vibo incontra i titolari
Il Quotidiano del Sud
Intimidazione a bar e market, l’associazione Antiracket di Vibo incontra i titolari
La delegazione dell’associazione Antiracket ha incontrato i titolari delle due attività commerciali di Vibo vittima di intimidazione
VIBO VALENTIA – La vicinanza della costituita associazione Antiracket e Antiusura della Provincia di Vibo ai titolari delle due attività commerciali vittima di una grave intimidazione avvenuta nei giorni scorsi. La delegazione guidata dal presidente Enzo Romeo, dal vicepresidente Rocco Colacchio e dal presidente del della Confcommercio, Salvatore Nudseo, ha incontrato, questa mattina, venerdì 18 aprile, prima Francesco Giurgola, titolare dell’omonimo bar sito su corso Vittorio Emanuele III e poi Michele Pugliese, proprietario della storica “Latteria del Sole”, su viale Affaccio, destinatari del messaggio criminale con il ritrovamento nelle pertinenze delle rispettive attività di cartucce di fucile.
Una vicinanza non solo personale o istituzionale ma anche umana nei confronti dei due esercenti che hanno apprezzato il gesto e manifestato la ferma volontà di andare avanti soprattutto forti dell’affetto della parte sana della popolazione vibonese che ha commentato con sdegno quanto avvenuto.

IL TITOLARE DEL BAR VITTIMA DI INTIMIDAZIONE: “NON MI FERMO; BELLISSIMO L’AFFETTO DELLA GENTE DI VIBO”
È lo stesso Giurgola, che ha aperto il bar solo sabato scorso, a commentare la visita: “La presenza del sindaco e dei presidenti Colacchio e Nusdeo, è l’ulteriore conferma che noi commercianti non siamo soli. In questi giorni la comunità vibonese e le forze dell’ordine mi ha manifestato grande affetto, di persona, sui social e questo è bellissimo in quanto rappresenta l’ulteriore sprone a proseguire nel percorso appena iniziato. Un tempo, magari, tutto questo non avveniva e sono lieto che anche sotto questo aspetto le cose siano cambiate”.
Chiediamo al giovane commerciante di Vibo cosa abbia significato aprire l’attività e dopo appena qualche giorno essere destinatario di una intimidazione così grave: “È stata indubbiamente una sorpresa ma non mi ha destabilizzato perché ho fatto tanti sacrifici prima di arrivare a questo punto, con discese e risalite, e non sarà certo questo gesto a farmi tirare i remi in barca”. E forse la notizia migliore è la frequentazione del bar anche stamattina: “Sì, c’è tanta gente, i cittadini hanno capito il momento e quindi c’è stata anche una risposta anche sotto questo punto di vista”.
Successivamente la delegazione si è recata da Michele Pugliese, titolare della “Latteria del Sole” portando la vicinanza dell’associazione. Anche qui una visita gradita dall’imprenditore che ha avuto modo di raccontare l’episodio e di manifestare l’assoluta fiducia nelle forze dell’ordine per risalire agli autori dell’intimidazione.

ROMEO: “ACCANTO A CHI È VITTIMA DI INTIMIDAZIONE”
E a conclusione delle due visite il presidente Romeo, insieme a Colacchio e Nusdeo, hanno evidenziato che questa iniziativa “è una linea che ci siamo posti fin dalla costituzione dell’associazione e che, purtroppo, il giorno stesso della nostra convocazione è avvenuta questa duplice intimidazione. Una visita di vicinanza, la nostra, perché l’obiettivo è stare accanto a chi è vittima di intimidazioni sostegno istituzionale ma nello stesso tempo anche pratico perché sono sicuramente imprenditori che attraversano un particolare momento e vogliamo stare in modo fisicamente vicino a loro”.
La delegazione ha trovato due titolari “motivati a lavorare, a non dare spazio a questo tipo di danneggiamenti e di provocazioni e siamo convinti che questa cosa sia importante anche per la collettività vibonese, perché avere delle persone che decidono di denunciare e decidono di continuare la propria attività, imperterriti, è una cosa estremamente positiva”. Soprattutto, aggiungiamo, investire a Vibo Valentia non è facile: “Nel momento in cui ciò avviene – ha commentato Romeo – siamo di fronte ad un segnale estremamente importante. Investire a Vibo significa, da un certo punto di vista, essere persone mosse da coraggio perché sanno a cosa vanno incontro e ovviamente dobbiamo stare loro vicino”.
“L’ASSOCIAZIONE PUÒ E VUOLE COLLABORARE CON FORZE DELL’ORDINE E MAGISTRATURA”
Ma cosa può fare in concreto l’associazione Antiracket e Antiusura? “Intanto – risponde il presidente del sodalizio – a livello pratico non può che esserci una vicinanza alla categoria, alle forze dell’ordine, alla Prefettura, e che può portare anche una collaborazione. È ovvio che noi non siamo addetti alle indagini, però possiamo in qualche modo collaborare con loro e quindi riportare alle forze dell’ordine e alla magistratura il sentore dei commercianti”.
Il Quotidiano del Sud.
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