Economia

Intesa Sanpaolo avanza negli Usa, 50 miliardi di operazioni in 3 anni


MILANO – Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, consolida il proprio ruolo sul mercato statunitense, dove ha supportato negli ultimi tre anni alcune delle operazioni più rilevanti per un valore complessivo pari a circa 50 miliardi di dollari. “Abbiamo una lunga tradizione negli Stati Uniti in cui siamo presenti da oltre 100 anni, è un po’ la nostra seconda casa”, ha detto il chief della Divisione IMI CIB Mauro Micillo a Washington per le riunioni del Fondo Monetario Internazionale. “Le recenti operazioni che ci hanno visto protagonisti confermano la solidità della nostra presenza negli Stati Uniti e la capacità di mobilitare capitali, offrendo soluzioni strutturate in un contesto tra i più competitivi al mondo”, ha messo in evidenza Micillo.

“Le iniziative avviate dall’amministrazione americana in ambiti strategici come infrastrutture, innovazione e intelligenza artificiale offrono nuove opportunità di investimento e la nostra Divisione è pronta a consolidare ulteriormente la propria posizione in questo mercato con un impegno sempre più attivo e di lungo periodo”, ha aggiunto.

Nei primi otto mesi del 2025 i volumi globali di project finance hanno superato i 200 miliardi di euro, con IMI CIB coinvolta in operazioni per oltre 30 miliardi di euro, pari a circa 15% del mercato complessivo. In questo contesto, gli Stati Uniti hanno evidenziato, tra il 2018 e il 2024, una crescita sostenuta dei volumi in media del 20% annuo. Nello stesso periodo, l’attività della Divisione IMI CIB è aumentata con un ritmo ancora più sostenuto, vicino al 34% annuo. Un andamento che testimonia la

capacità non solo di cogliere le opportunità, ma anche di consolidare progressivamente la propria presenza in un contesto competitivo in continua evoluzione.

Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione IMI CIB, è stata protagonista di importanti operazioni non solo di finanziamento, ma anche di advisory, di emissioni obbligazionarie e di copertura del rischio di tasso. Fra queste quella per AT&T, nella quale Intesa Sanpaolo ha partecipato in qualità di Joint Lead Manager e Active Bookrunner nell’emissione obbligazionaria in tre tranche per un valore complessivo di 2,75 miliardi di euro lanciata da AT&T nel 2025. Ma anche quella per il JFK New Terminal One, dove ha organizzato e sottoscritto insieme a un pool di banche un finanziamento fino a 6,63 miliardi di dollari per lo sviluppo e la realizzazione della Fase A del nuovo terminal dell’aeroporto.


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