Inter, Chivu combatte con cimici e polemiche: “Il miglior allenamento è il riposo”
APPIANO GENTILE – Una conferenza stampa movimentata, con una cimice dispettosa che si è infilata nella maglia di Cristian Chivu, e alcuni calciatori che passando di fianco alla sala stampa si sono messi a ululare, mentre il tecnico era di fronte al microfono. Questo il clima in cui l’Inter arriva alla super sfida di sabato alle 18 al Maradona dopo la vittoria per 4-0 di martedì a Bruxelles contro l’Union Saint-Gilloise. Il Napoli è invece reduce dalla pesante sconfitta per 6-2 contro il Psv in Olanda. “Ma quello che è accaduto conta poco. Affrontiamo la squadra campione d’Italia. Le ambizioni sono altissime. Sarà una partita combattuta”, ha detto il tecnico interista presentando la gara.
Chivu “Guardare all’anno scorso è inutile”
Pensando al finale dello scorso campionato, con la vittoria degli azzurri al fotofinish nella corsa scudetto, Chivu invita a non concentrarsi troppo sul passato: “Guardare all’anno scorso è inutile. La rivalità c’è. Il Napoli è una realtà del calcio italiano e non solo: ha vinto due scudetti negli ultimi tre anni”. E sul fatto che i veterani dello spogliatoio si troveranno ad affrontare Antonio Conte, con cui hanno giocato e vinto, aggiunge: “Non penso che questo dia motivazioni ulteriori. Siamo l’Inter e abbiamo la consapevolezza di ciò che vogliamo essere. Questa partita è importante, inutile negarlo. Non sarà semplice, anche per l’ambiente. Dobbiamo essere pronti mentalmente”.

Il valore del riposo
Chivu in conferenza ha spiegato la scelta di concedere un giorno libero alla squadra dopo la sfida di Champions che aveva attirato qualche critica: “Il riposo è normale. Il riposo è sempre il miglior allenamento. Veniamo da un periodo in cui tanti giocatori non sono nemmeno tornati a casa loro: sono stati impegnati con le nazionali. Siamo rientrati da Roma alle cinque del mattino e in Belgio non siamo potuti rientrare dopo la fine della partita”.
Calcio globale, niente polemiche
Sull’abitudine crescente della Serie A di giocare partite all’estero — dalla Supercoppa in Arabia Saudita al Milan-Como a Perth — Chivu ha preferito non alimentare discussioni: “Ho imparato a non lamentarmi, perché è uno spreco di energie. Non sta a me giudicare. Io sono andato a Bengasi. Noi allenatori dobbiamo gestire risorse ed energie. Al massimo, si dà più riposo”.
Chivu: “Non c’è un problema di gol”
Un altro tema toccato dal tecnico riguarda i pochi gol segnati in Serie A rispetto agli altri campionati europei, e anche rispetto alla passata stagione, con i numerosi 0-0 dell’ultimo turno: “Non vedo un problema di pochi gol segnati. Squadre e allenatori sono ben preparati. Forse all’estero c’è un’altra mentalità, ma non significa che il calcio italiano sia scaduto”.
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