Intelligenza artificiale alla guida della classe, senza più insegnanti. L’esperimento a Londra
L’intelligenza artificiale continua a far discutere. Questa volta in ambito scolastico. Nel Regno Unito c’è un college, il David Game College, che sta per far dare avvio a una classe il cui insegnamento sarà interamente affidato l’intelligenza artificiale.
Il David Game College è una scuola privata di Londra e quest’anno lancia il primo corso senza insegnanti per 20 studenti della scuola secondaria (in UK GCSE). I docenti umani vengono così sostituiti da un mix di piattaforme di intelligenza artificiale installate sui loro computer e visori per la realtà virtuale. Ma la domanda sorge lecita: può davvero sostituire la figura di un insegnante?
Certo, ci sono dei vantaggi. Le piattaforme impareranno a capire in cosa lo studente eccelle e in cosa ha bisogno di maggiore aiuto, e quindi adatteranno i piani di lezione per il trimestre. In questo modo il programma delle lezioni di ogni studente sarà fatto su misura. Una cosa che spesso manca nelle classi: a volte per disinteressamento da parte dei docenti, ma spesso anche per mancanza di risorse.
L’insegnamento affidato all’intelligenza artificiale e ai coach dell’apprendimento
«Ci sono molti insegnanti eccellenti, ma siamo tutti fallibili», ha dichiarato John Dalton, co-direttore della scuola e ha aggiunto, «penso che sia molto difficile raggiungere il livello di precisione e accuratezza dell’intelligenza artificiale e anche di valutazione continua. Se si vuole sapere esattamente perché un bambino non sta imparando, penso che i sistemi di AI possano individuarlo in maniera precisa e veloce».
Gli studenti, secondo quanto riporta il sito Sky News, sembrano entusiasti. Un ragazzo che ha già testato il sistema ha detto: «Un insegnante non conosce i tuoi difetti perché ha tanti studenti, mentre l’intelligenza artificiale li riconoscerà e ti aiuterà a migliorare».
Ovviamente il fattore umano non potrà essere del tutto assente. La classe sarà supportata da tre cosiddetti allenatori dell’apprendimento che controlleranno il comportamento dei ragazzi in aula e sono formati per fornire supporto ogni volta che sarà necessario. Alexander Vansittart, un ex insegnante di latino, inizierà a lavorare con questo college proprio in qualità di coach di apprendimento e in proposito ha dichiarato: «Sono davvero entusiasta di ciò che l’intelligenza artificiale potrà fare per i giovani, di come potrà aiutarli a cambiare la loro vita. È per questo che mi sono candidato, perché credo che lo farà».
Intelligenza artificiale a scuola? Le preoccupazioni
La sfida è grande e ancora prima di essere iniziata ha ricevuto moltissime critiche, come era facile immaginare. Chris McGovern è un insegnante in pensione ed ex consulente politico. Ora dirige la Campagna per l’istruzione reale. È sicuro che l’intelligenza artificiale in futuro avrà un ruolo nelle scuole, ma secondo lui questa iniziativa è affrettata. «Capisco perché [le scuole] possano spingere l’uso dell’intelligenza artificiale. Per prima cosa, è più economica, ma il problema è che si tratta di una macchina inerte, quindi si disumanizza subito il processo di apprendimento, eliminando le abilità interpersonali e l’interazione tra alunni e insegnanti».
Il David Game College ha però negato che si tratti di un approccio più economico rispetto all’insegnamento tradizionale, affermando anzi di aver assunto più personale per gestire il corso. Di certo c’è che questa classe in partenza è molto cara: i genitori degli studenti pagheranno circa 27mila sterline all’anno, ovvero quasi 32mila euro.
Nelle scuole del Regno Unito l’intelligenza artificiale viene già utilizzata per aiutare gli insegnanti a organizzare i programmi scolastici e per assegnare i compiti, ma tra pochi giorni al David Game College l’AI non sarà più solo di supporto agli insegnanti, li rimpiazzerà totalmente.
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