Ingegneria a Erzelli, parte la gara per aule e dipartimenti. Ancora fermo il cantiere del primo lotto
Genova. La Regione Liguria ha indetto la gara d’appalto per i lavori del lotto A della nuova scuola politecnica di Erzelli, in altre parole il trasferimento di aule e dipartimenti dell’ex facoltà di Ingegneria nel parco scientifico-tecnologico. Una partita aperta da quasi vent’anni, rallentata soprattutto dalle resistenze opposte dall’Ateneo nella precedente gestione, che di fatto non è ancora arrivata al giro di boa, cioè la partenza del cantiere vero e proprio sulla collina del Ponente genovese.
Il primo lotto – denominato in realtà lotto B – comprendeva cinque corpi di fabbrica destinati a laboratori per le attività di ricerca e sperimentazione. A fine 2023 l’impresa Percassi era risultata vincitrice dell’appalto come capofila di un raggruppamento temporaneo di imprese, con la promessa da parte dell’allora governatore Giovanni Toti di aprire il cantiere a inizio 2024 “in perfetta linea con il cronoprogramma”. A giugno, nonostante il regime amministrativo ad interim della Regione travolta dall’inchiesta per corruzione, sono stati firmati i contratti con l’obiettivo di partire a luglio. Ma ad oggi, stando al silenzio delle parti coinvolte, non ci sono novità di rilievi: le operazioni non sono ancora entrate nel vivo.
Il lotto relativo alle aule della scuola politecnica, che sarà oggetto di un nuovo bando nelle prossime settimane, è quello più sostanzioso: il quadro economico ammonta a oltre 225 milioni di euro, di cui 70 milioni sbloccati dal Governo lo scorso agosto e suddivisi in tre anni dal 2025 al 2027, altri 150 milioni di provenienza ministeriale spalmati fino al 2026, 14,2 milioni da Genova High Tech, quasi 6,5 milioni di risorse proprie di Unige e mezzo milione di fondi residui del patto per la città di Genova. L’importo a base d’asta è di oltre 171 milioni più Iva.
Il pacchetto oggetto di gara comprende anche la realizzazione del parcheggio interrato multipiano che, secondo la convenzione stipulata nel 2018, sarà a carico dell’Università, ma con fondi di Ght che ha fornito allo scopo una garanzia fideiussoria.
Il cronoprogramma prevede la fine dei lavori nel 2027, ma rispettarlo appare sempre più difficile alla luce dei ritardi che si sono accumulati. Negli scorsi mesi sono terminati i monitoraggi delle polveri ante operam, necessari per il controllo degli inquinanti durante i lavori e richiesti dagli uffici tecnici di Arpal e Regione Liguria. Per realizzare la nuova scuola politecnica dovrà essere sbancata l’area a nord dell’attuale complesso presente sulla collina tra Cornigliano e Sestri, con una parziale demolizione del vicino monte Guano, nei pressi di Coronata.
Il progetto
Il campus prevede la riunificazione in una unica nuova sede dell’intera sezione di ingegneria della scuola politecnica di Genova con un’affluenza prevista di circa 5.500 tra studenti ricercatori e dottorandi. Gran parte della superficie dovrebbe diventare un grande spazio aperto dotato di coperture, progettato come luogo pedonale di sosta e incontro intorno a una grande agorà per eventi. Oltre alla firma dell’architetto Mario Bellini sono stati coinvolti studi professionali esperti di progettazione di edifici universitari che hanno già realizzato il Politecnico di Milano Bovisa.
Ai dipartimenti saranno destinati oltre 25mila metri quadrati con locali tecnici e di servizio, poi oltre 18mila metri quadrati di aule, una biblioteca interdipartimentale da 3.200 metri quadrati, 16mila metri quadrati di laboratori con viabilità dedicata (ci saranno anche una vasca navale e una galleria del vento), due piani di parcheggi interrati per un totale di 1.200 posti auto e moto, due bar e punti ristoro, un’aula magna da 400 posti concepita come un teatro indipendente, aperta sulla piazza principale, e residenze per studenti.
L’ospedale
Qualcosa si muove invece sul fronte dell’ospedale degli Erzelli con annesso centro nazionale di ricerca in medicina computazionale sotto la gestione del San Martino, presentato come progetto bandiera del Pnrr ma ormai svincolato da investimenti pubblici. Il presidente Marco Bucci ha spiegato pochi giorni fa che l‘obiettivo è sottoscrivere l’accordo coi privati per il project financing “entro il 30 giugno”.
A formalizzare una proposta dovrebbe essere WeBuild, come annunciato pubblicamente quasi un anno fa, ma poi l’iter prevede una serie di passaggi: la Regione Liguria dovrà valutare la proposta, dichiararla di pubblico interesse e aprire una gara per la concessione delle aree, la costruzione e la gestione tecnica dell’ospedale, procedura in cui altri soggetti potranno presentare progetti migliorativi. Anche in questo caso l’orizzonte ipotizzato per la fine dei lavori, quello del 2029, appare sempre più difficile da raggiungere.
Secondo le previsioni della Regione, il nuovo ospedale avrà 572 posti letto, di cui 430 per acuti e 128 di riabilitazione con impiego di ausili robotici. A questi si aggiunge la componente scientifica con il centro di ricerca traslazionale, i centri servizi, il centro per la validazione e produzione di terapie avanzate, oltre all’officina di sperimentazione prototipi e sviluppo modelli computazionali e tecnologici. Ci saranno almeno 83mila metri quadrati per la parte ospedaliera, circa 16mila metri quadrati per l’area di ricerca e circa 4mila metri quadrati per l’officina di sperimentazione prototipi e sviluppo dei modelli computazionali e tecnologici, per un totale di 103mila metri quadrati.