Informazione Campania – CULTURA – MARE NOSTRUM, IL MEDITERRANEO CHE DANZA: DAL 1° AL 3 AGOSTO LA DANZA CONTEMPORANEA TORNA A DIALOGARE CON LA GRANDE BELLEZZA
La grande danza contemporanea torna ad animare i luoghi simbolo della cultura campana con Mare Nostrum – Il Mediterraneo che danza, la rassegna internazionale ideata e diretta da Claudio Malangone e promossa da Borderlinedanza. Il progetto, partito il 17 maggio dal Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, approda ora alla Certosa di San Lorenzo a Padula e successivamente di nuovo al Museo Archeologico di Pontecagnano, con tre giorni di spettacoli a ingresso gratuito in cui il corpo torna protagonista assoluto della scena, tra evocazione, racconto e tensione poetica.
Una rassegna sostenuta dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, cofinanziata dal Comune di Pontecagnano Faiano, dal Comune di Padula e dalla Comunità Montana Vallo di Diano, con la preziosa collaborazione della Direzione Regionale Musei Nazionali Campania.
VENERDÌ 1 AGOSTO Alla Certosa di San Lorenzo (ore 21.30), Yellowbiz Art Collective presenta What do you see, or not, un’opera coreografica intensa e spiazzante, ideata da Michele Pastorini con musiche originali eseguite dal vivo dal ReVibrant Trio. La performance, articolata in tre capitoli, mette in discussione la fiducia nella percezione visiva e il concetto di identità, sovvertendo certezze e ruoli. Un teatro fisico e minimale, che invita lo spettatore a interrogarsi sul limite tra ciò che crediamo di sapere e ciò che non possiamo comprendere.
SABATO 2 AGOSTO Sempre alla Certosa (ore 21.30), in scena l’Albanian Dance Theater Co. con Insufficient, una coreografia di Gjergj Prevazi: sei danzatori esplorano, in una continua rincorsa emotiva e simbolica, l’insufficienza cronica dell’essere umano. Il tempo che sfugge, le relazioni che mancano, le aspirazioni mai colmate: in questo flusso coreografico, lo spettatore è portato a riflettere su desideri e limiti, in una danza che cerca l’essenza delle cose. E poi “Four Quartets” di Claudio Malangone e Borderlinedanza (ore 21.30) è una riflessione lirica sul tempo ispirata all’omonima opera di T.S. Eliot. Coreografie fluide, sospensioni e immersioni sensoriali trasportano il pubblico in uno spazio emotivo senza tempo, alla ricerca di un centro immobile nel cuore del divenire.
DOMENICA 3 AGOSTO AL MUSEO DI PONTECAGNANO Una serata che unisce visioni diverse, tutte profondamente radicate nel sentire contemporaneo: “Origenìa” di Campania Danza (ore 20.30), con coreografia di Antonello Apicella e musiche originali e voce di Marco De Simone, è una celebrazione della Donna come archetipo di origine e forza generatrice. Un rituale poetico e carnale che connette corpo femminile e Terra, istinto ed eros, spiritualità e identità. A seguire “Insieme” di Mandala Dance Company, con la coreografia di Paola Sorressa, è un omaggio all’amore nella sua complessità, un dialogo tra maschile e femminile sospeso tra cura e desiderio. Con i danzatori Alessia Stocchi e Davide Galuppi, la relazione prende forma in una coreografia vibrante e delicata, scandita da musiche elettroniche rarefatte.
«La seconda parte di Mare Nostrum ci porta nei territori dell’intimità e dell’alterità, in un viaggio che interroga il tempo, i confini e le emozioni. La danza è ancora una volta linguaggio universale, capace di connettere le persone oltre le parole e le culture. Portare questi spettacoli nei luoghi della cultura, come la Certosa di Padula e il Museo di Pontecagnano, significa restituire bellezza e riflessione alla comunità, costruendo nuove mappe per abitare il presente», dichiara il direttore artistico Claudio Malangone.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.
Mare Nostrum – Il Mediterraneo che danza è realizzato con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, nell’ambito del bando nazionale per la valorizzazione dello spettacolo dal vivo nei luoghi della cultura. Il progetto è cofinanziato dal Comune di Pontecagnano Faiano, dal Comune di Padula e dalla Comunità Montana Vallo di Diano, in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Campania.
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