Informazione Campania – CASERTA – XI PREMIO CONVIVIALITÁ URBANA, AL VIA IL CONCORSO DI IDEE PER L’EX MA.C.RI.CO
Il tema del Premio Convivialità Urbana 2025 sarà piazza IV Novembre di Caserta, confinante con il Campo Laudato sì, ovvero l’ex Ma.C.RI.Co alle spalle del Monumento ai Caduti.
L’annuncio arriverà nel corso del lancio ufficiale del concorso, giunto quest’anno alla undicesima edizione, in programma lunedì 24 febbraio, con inizio alle ore 15,30, presso la sala conferenze dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Caserta.
Il Premio Convivialità Urbana, vincitore per il terzo anno del Bando Qualità dell’Architettura promosso dalla Regione Campania, è promosso in partenariato dall’ordine e dalla neonata Fondazione Architetti PPC di Caserta, e dal dipartimento di Architettura e Design della Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, e patrocinato dal Comune di Caserta, dall’Università degli Studi “Federico II”, dall’Ordine e Fondazione degli Architetti di Napoli e provincia, dallo Institute of Universal Art & Design, e dall’associazione Italiana Donne Ingegneri Architetti.
“Fermo restante il parcheggio interrato già esistente, obiettivo di questa XI edizione del premio Convivialità Urbana è quello di rendere piazza IV Novembre il principale accesso al Campo Lardato sì, invito e punto di connessione con il resto della città, in quanto area verde di forte potenziale per il capoluogo casertano, dismessa dal Ministero della Difesa e ora di proprietà dell’Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero (IDSC)”, spiegano il presidente dell’ordine degli Architetti, Raffaele Cecoro, ed il consigliere dell’ordine e referente Commissione Cultura, Antonio Buonocore.
Ad aprire i lavori della conferenza di lunedì 24 saranno i saluti istituzionali del presidente dell’ordine degli architetti di Terra di Lavoro, Cecoro; del direttore del dipartimento di Architettura della Vanvitelli di Aversa, Ornella Zerlenga; dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Caserta, Massimiliano Rendina; del segretario della FOAN, Gianluca Vossa; e della presidente dell’AIDA, Massimiliana Lovallo.
Gli interventi, moderati dal consigliere dell’ordine Buonocore, saranno tenuti da Grazia Torre, architetto e presidente di Napolicreativa; Francesca Nocca, ricercatrice DIARC Federico II; Raffaele Zito, componente del CdA della fondazione Casa Fratelli Tutti; dagli architetti Luigi Sciorio e Luca Branco.
Le prossime due tappe dell’XI Premio Convivialità Urbana saranno i prossimi 29 marzo, con il workshop di confronto e contributi progettuali da parte di altri professionisti e stakeholders, e 14 giugno, in Piazza IV Novembre a Caserta, con la mostra dei progetti e la spiegazione degli stessi alla comunità che potrà votare i propri progetti preferiti.
Ai vincitori sarà riconosciuto un montepremi di 10.000 euro così suddiviso: I premio € 5000, II premio € 2000 e III premio € 1200, oltre a 3 menzioni da € 500, un premio web da € 300, e la pubblicazione a novembre di tutti i progetti partecipanti in un volume contenente anche i contributi liberi del Comitato Scientifico e della Giuria
Il Premio Convivialità Urbana è un particolare concorso di idee, giunto oggi all’XI edizione con l’obiettivo di sperimentare un innovativo approccio progettuale con diversi aspetti innovativi.
Il concorso prevede un workshop iniziale in cui promotori, esperti e cittadini collaborano per delineare i bisogni e le aspettative legate alla riqualificazione di Piazza IV Novembre, che dovrà diventare l’ingesso principale del Campo Laudato si- ex Ma.Cri.Co di Caserta. Questo approccio partecipativo porta all’interazione tra professionisti e comunità, valorizzando il dialogo come strumento progettuale.
Il successivo avvio di una gara tra le idee che il workshop ha stimolato in ciascun gruppo di progettisti, induce i partecipanti ad una sana competizione che rende ciascuno di loro ambasciatore del valore sociale dell’Architettura e dell’opportunità che i cittadini siano parte attiva del processo di trasformazione urbana. La mostra finale diventa quindi non solo un evento celebrativo, ma consente il confronto con una bella fetta di pubblico (più di 500 visitatori in mezza giornata) per testare la capacità dei progetti di comunicare il loro valore e il loro impatto, cosa utile sia ai progettisti come verifica del proprio lavoro che agli amministratori come dati su cui lavorare
Con un approccio innovativo e inclusivo, i progetti che perverranno, saranno quindi valutati sia da una giuria tecnica che dai visitatori della mostra. Questo consente di confrontare la prospettiva professionale con quella del pubblico, offrendo un bilanciamento tra competenza tecnica e percezione sociale.
Il target principale del concorso (progettisti in media tra i 25 e i 40 anni, ma senza limitazioni) lo rende una piattaforma sperimentale perfetta per far emergere nuove voci e approcci progettuali. È un’occasione per dare spazio a prospettive fresche e a idee fuori dagli schemi, tra creatività e pragmatismo. In più dà modo di arricchire il proprio portfolio, di acquisire nuovi contatti tra amministratori, aziende e altri colleghi e di conoscere, anche fisicamente, nuovi luoghi sempre di grande interesse storico e paesaggistico.
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