India, spari contro i turisti nel Kashmir: “28 morti nell’attentato”. La Farnesina verifica la presenza di un italiano

Almeno 28 persone sono rimaste uccise in un attacco nel Kashmir indiano dove uomini armati hanno aperto il fuoco contro un gruppo di turisti anche stranieri. Il Fronte di resistenza (Trf), ritenuto un gruppo ombra della formazione armata indipendentista islamista kashmira Lashkar-e-Taiba, ha rivendicato l’attentato. Il ministero degli Esteri italiano e l’ambasciata d’Italia in India stanno verificando la presenza di un connazionale tra le vittime dell’attacco. Secondo quanto fa sapere la Farnesina alcune fonti giornalistiche indiane parlano di un turista italiano ma “la polizia e le agenzie di sicurezza indiane stanno procedendo alla identificazione delle vittime e finora non hanno confermato” la presenza di un italiano tra i morti.

Testimoni oculari hanno riferito alle forze di sicurezza che due o tre uomini in divisa militare si sono precipitati nell’area, sparando indiscriminatamente ai turisti, in quel momento in visita alla prateria di Baisaran, a pochi chilometri dalla località Pahalgam, nella regione contesa tra India e Pakistan. Diversi sono i feriti. La zona è stata subito isolata da polizia e soldati, che hanno avviato la caccia agli aggressori.

Il primo ministro del Jammu e Kashmir, Omar Abdullah, ha condannato l’attacco, definendolo un “abominio, molto più grande di qualsiasi altro attacco che abbiamo visto contro i civili negli ultimi anni”. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha telefonato al ministro degli Interni Amit Shah per fare il punto della situazione mentre si trovava in Arabia Saudita per una visita. “Condanno fermamente l’attacco terroristico a Pahalgam, Jammu e Kashmir. Condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari. Prego che i feriti si riprendano al più presto. Viene fornita tutta l’assistenza possibile alle persone colpite. I responsabili di questo atto atroce saranno assicurati alla giustizia… non saranno risparmiati”, ha precisato Modi.

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