India, estremisti indù hanno impedito la celebrazione di una iniziativa natalizia
tensioni religiose
L’irruzione nel corso di una manifestazione di piazza nel nord del Paese
Una celebrazione natalizia si è trasformata ieri in violenze in India. L’incidente è avvenuto ieri a Rohtak, nello stato settentrionale dell’Haryana, dove un’ iniziativa pubblica, organizzata all’aperto, è stata impedita, prima ancora dell’avvio, dall’irruzione di un gruppo di estremisti indù dell’organizzazione nazionalista Vishwa Hindu Parishad.
Gli aggressori, che invocavano il dio scimmia «Hanuman», la loro divinità di riferimento, hanno accusato gli organizzatori di voler «convertire forzatamente al cristianesimo» i partecipanti, ai quali avrebbero promesso denaro. Gli organizzatori negano le accuse e spiegano che l’iniziativa, al contrario, «voleva diffondere la speranza».
Ospite d’onore dell’evento sarebbe stato il lottatore e attore Dalip Singh Rana, già campione del mondo: Rana, noto in India come «Great Khali» è stato bloccato dalla polizia che, per ragioni di sicurezza, gli ha impedito di raggiungere il palco.
Su una popolazione di 1 miliardo e 400 milioni di persone, i cristiani in India sono poco più di 20 milioni; negli ultimi anni, in particolare nelle grandi città, il Natale si sta diffondendo nel Paese come festività consumistica, festeggiato con decorazioni, abeti, costumi da Babbo Natale, canti, giorni di vacanza e scambio di doni. E sono sempre più frequenti le iniziative, non strettamente legate alle celebrazioni religiose, come quella che ha causato l’incidente di ieri.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA